Mostra e premiazioni a Verolanuova, in provincia di Brescia. Il presidente di giuria della settima edizione è Silvia Grandi, professore di storia dell’arte contemporanea dell’Università di Bologna e ricercatrice presso il Dipartimento delle Arti. Fanno parte, invece, del comitato della giuria: Piero Baggio, presidente della Fondazione Palazzo Pretorio - Cittadella di Padova; Domenico Quaranta, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera e all’Università Carlo Bo di Urbino, critico e curatore d’arte contemporanea; Giovanna Ricotta, artista e docente di disegno all’ACME Accademia di Comunicazione Multimediale Europea a Milano e Giuseppe Virelli, ricercatore presso l’Università di Bologna nel Dipartimento delle Arti.
Posts published in “Giorno: 3 Settembre 2015”
Ciò che emerso dalle sfilate parigine dedicate alla lingerie è, per la nuova stagione che si sta avvicinando a lunghi passi, uno stile Charleston, che sulla linea del tempo si colloca a relativa distanza dal crollo immane provocato dalla guerra mondiale e lo sprofondamento delle borse, con effetto domino. Il periodo del Charleston coincide con una precisa colonna sonora, quella costituita dall'omonima musica americana di derivazione jazzistica - e collegata più direttamente rag time - di andamento veloce e brillante, con ritmo sincopato in 4/4
I meritatissimi riconoscimenti e attestazioni di stima per un’opera di realismo sociale eccezionale per compostezza, dignità e forte carica emotiva si interrompono bruscamente con la presentazione de Le nostre schiave all’Esposizioni Riunite di Milano del 1894. L’opera non viene ammessa dalla commissione perché ritenuta “non opportuna e sconveniente”. Il gruppo raffigura tre giovani donne discinte sedute su un divano in attesa di nuovi clienti
Dipingere il mare, seguendo il canone del realismo, non è certamente facile. Questo perchè - come per la neve e il verde dei prati e degli alberi - dobbiamo cambiare atteggiamento verso il colore, smontando quelli che sono i preconcetti cromatici, cristallizzati dal linguaggio verbale. Il mare, per convenzione, è blu, come il cielo è azzurro. Il pittore sa che se dovesse stendere questi colori, otterrebbe un quadro pessimo, a meno che non li caricasse, non li estremizzasse in una direzione fauve.
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