L'elegante opera rococò rappresenta la principessa di Rohan, membro di spicco della corte di Luigi XV. Il disegno era noto soltanto attraverso una copia, poi la recente scoperta e la vendita, oggi, da Christie's.
Posts published in Giugno 2016
Le sue sculture iperrealiste sono destinate al fondo del mare. E' così che si riempiono di vita silente, si colorano, vengono dolcemente modificate da concrezioni e da colonie di minuscoli esseri marini; sono rivitalizzate dalle correnti, dei pesci, dai coralli e dalle alghe. Jason deCaires Taylor, lo scultore che realizza questi straordinari lavori,è nato nel 1974 da padre inglese e madre della Guyana. E'cresciuto in Europa e in Asia, dove ha trascorso gran parte della sua infanzia, durante la quale ha esplorato la barriera corallina della Malesia
C’è nelle sue opere come un suono che attraversa il silenzio, e certamente una matericità sublimata si moltiplica e prende forme imprendibili come fossero nubi che s’addensano cupe, scompigliate dal vento, oppure cancellate all’improvviso per lasciare spazio alla luce serena di un mattino. Ecco che i quadri di Karima ci mostrano allora la luce interiore dell’artista che sa guardare “oltre”, come per un dono prezioso
Durante la Fiera di San Benedetto, dal 7 al 10 luglio, a Leno, in provincia di Brescia, in Villa Badia è presentata una mostra antologica di questo straordinario artista. In esposizione i suoi acquerelli, realizzati fra la metà degli ’80 e l’inizio degli anni ’90. Opere dalle quali traspare una tecnica impeccabile
Il romanzo Brezza tesa di Rosella Brunati è ricco di sapienti ricostruzioni di tratti psicologici e di evocazioni d’ambienti. Mai nulla è descrittivo, nel senso ottocentesco del termine, ma potentemente evocativo. Così l’autrice, ponendo il contrasto efficace dall’iniziale luogo oscuro, romantico, della Svezia, con il meridione d’Italia, materializza profumi, odori di fiori e di sterpi bruciati, suoni di foglie sonore rinsecchite dalla calura, acque azzurre, cieli sempiterni, ambienti castellani in cui la tendenza barocca della natura, volta a dispiegare se stessa, al Sud, con tutti gli eccessi vitalistici possibili, si assopisce in stanze ombrose e fresche, protette dal guscio elegante della Storia.
La forza di un’espressione illegale, la contemplazione dei convogli che schizzavano portando l’opera in giro per l’Italia. “Il writing è la migliore cosa che mi sia capitata - dice Rae Martini -. Amo questa cultura più di quanto sia mai riuscito ad amare una donna o me stesso”. L’artista si racconta, dai primi lavori alla consacrazione
L’esperienza leggendaria delle Body Extensions, analisi poetica e spietata della vulnerabilità del corpo e del desiderio di accrescerne le capacità sensoriali. Poi, le tappe innumerevoli di un cammino di ricerca a trecentosessanta gradi: dal cinema alla musica, dal teatro alla poesia. Ma sempre rifiutando comode etichette. Rebecca Horn si racconta in un’intervista a Stile
Lo stesso titolo «Presenze/ Assenze: Io Sono!» termina con un’esclamazione, quasi un messaggio con valore rafforzativo che vuol affermare - con tono di voce alto e con l’enfasi propria del discorso diretto - la frontiera più avanzata su cui attestare la libertà della donna e la sua autodeterminazione. In tale contesto, Lo Feudo connota dei parametri attuali dove presumibilmente l’arte al femminile non ha ancora trovato adeguata collocazione rimanendo nella storica subalternità rispetto a quella maschile.
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