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Posts published in “Giorno: 11 Agosto 2016

Ubaldo Oppi, il realismo magico e la solidità di Novecento. Il video dei capolavori

Ubaldo Oppi è nato a Bologna nel 1889. Figlio di un commerciante, trascorse la gioventù a Vicenza. Per due anni fu in Germania e Austria (1907-1909), dove conobbe Klimt. Fu tra i fondatori, con Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Achille Funi, Emilio Malerba, Pietro Marussig e Mario Sironi, del movimento artistico Novecento. È ritenuto inoltre uno dei maggiori esponenti del realismo magico.
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Dall'oscurità emerge la gioia floreale della vita. Le splendide opere di Willem van Aelst (1627- dopo il 1687)

Vanitas, pittura lenticolare fiamminga che rivela - appunto come se il mondo fosse osservato attraverso una lente - ogni particolare della realtà. La gioia della vita che emerge dall'oscurità, che si corrompe e torna nel buio. Il pensiero barocco, orientato a suscitare, in una contrapposizione, la felicità meravigliosamente effimera della vita piena e l'inganno del piano dei sensi. Nato a Delft nel 1627 e morto ad Amsterdam dopo il 1687 (?) Willem van Aelst, era figlio di un notaio e aveva imparato a dipingere dallo zio, Evert van Aelst. Nel 1645, dopo un periodo di studio alla scuola di pittori Sint-Lucasgild, si trasferì in Francia per completare il percorso formativo. Nel 1649 ottenne la possibilità di essere accolto nell'ambito della corte del Granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici. Gli furono richieste nature morte, alcune delle quali rimasero a Firenze, a palazzo Pitti. Nel 1657 tornò nei Paesi Bassi con l'amico Otto Marseus van Schrieck, il pittore delle farfalle e dei serpenti, che lavorava per il Granduca. Da Delft si trasferì ad Amsterdam

L'identità e la varietà percettiva nelle fotografie di Chiara Talacci

L'opera di Chiara Talacci, finalista al Premio Nocivelli 2015, è stata segnalata dal critico Maurizio Bernardelli Curuz come lavoro di particolare pregio nel quale si inseriscono elementi geometrici, più livelli visivi sovrapposti e diversi elementi percettivi come il traslucido, il trasparente, il solido, il nitido e l'opaco, in una composizione ineccepibile e ricca di suggestioni

Sofia Cavicchini, la forma tra muro e spazi circostanti crea nuovi Ambienti

Sofia Cavicchini è stata finalista del Premio Nocivelli 2015. Qui illustra la propria opera: "Interessata al superamento dell'idea della pittura intesa come dipinto appeso alla parete e convinta del forte legame tra la pittura e gli altri linguaggi, da alcuni anni la mia ricerca è rivolta alla realizzazione di Ambienti, ovvero di "spazi" tridimensionali concretamente attraversabili dall'osservatore".