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Posts published in “Giorno: 25 Marzo 2017

Depero, il mago che precedette Warhol. Capiscilo subito, poi approfondisci

Futuristicamente irrequieto, attraverso, come si è visto, cospicue presenze in esposizioni, in dibattiti, in uscite pubblicitarie, Depero espande in Italia e nel mondo la sua ottimistica e personalissima visione di una modernità a tinte forti e disegni semplificati, che fu proprio una delle icone più significative per la diffusione internazionale del Déco: la sua poliedrica attività, i suoi stessi soggiorni newyorkesi (visse tra il 1928 e il 1930 e poi ancora nella seconda metà degli anni quaranta nella metropoli per eccellenza, pulsante di luci, di macchine e folle cosmopolite), sono una testimonianza di questa profonda adesione a un immaginario di istantanea percezione, di enorme forza rappresentativa ed evocativa. La mostra alla Fondazione Magnani Rocca

La pioggia nel Pineto e un quadro di John Brett

La pioggia nel pineto è una lirica composta fra luglio e agosto 1902 - anno della morte del pittore che abbiamo raccordato, con un campo lungo, alla poesia di D'Annunzio -dal Vate nella celebre Villa La Versiliana dove abitava immerso nel verde della pineta della Villa a Marina di Pietrasanta in Versilia.
Quest'opera appartiene all'Alcyone, una raccolta di poesie del D'Annunzio scritte tra il 1902 e il 1912. John Brett (vicino a Reigate, 8 dicembre 1831 – Londra, 7 gennaio 1902) è stato un pittore britannico appartenente alla corrente preraffaellita, noto per la ricchezza di particolari nei suoi paesaggi.

Ab ovo

In occasione delle recenti festività pasquali, ho elaborato una variazione sul tema del tradizionale uovo di cioccolato. Sono intervenuto scultoreamente sullo stesso con un’operazione “in levare” che mi ha portato ad una frammentazione della materia, ad una rimodellatura ora radicale, ora minuziosa, ispirata alla grazia della trina.

Il video. Con il drone su uno dei luoghi magici d'Italia: un matrimonio, una chiesa scoperchiata, la spada nella roccia. Da vedere

Montesiepi, in provincia di Siena, è uno dei luoghi più suggestivi e magici del mondo. Ci si arriva dopo aver percorso una strada saliscendi, meravigliosa, che si dipana tra colline dolci, tra querceti ampi e piccole chiese di campagna. All'improvviso vediamo, sulla piana verde, una chiesa grandissima, senza tetto. Grande come una cattedrale. E' un edificio gotico che ospitava i monaci chiamati a gestire la devozione a san Galgano. a galgano 2
Sulla collina, non distante dalla chiesa scoperchiata, sorge l'edificio romanico in cui c'è la spada nella roccia. Secondo il racconto, Galgano, cavaliere, decise di rinunciare alla spada per darsi alla preghiera e a progetti di pace. Piantò così l'arma nel terreno roccioso. La spada venne imprigionata e l'elsa, poichè la lama è in buona parte nel terreno, è divenuta una croce. Nel bel filmato con drone vedremo la chiesa abbaziale, la chiesa romanica, a pianta circolare, sul cui frontone sono presenti immagini di Bafometto, che fanno pensare che il luogo fosse in mano ai templari. Il tutto ingentilito dalle "scene da un matrimonio"