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In mostra le opere di Pietro Mancini analizzate da Adriana Conconi Fedrigolli

“La poetica di Mancini affonda le radici nel profondo dell’essere umano, rappresentato spesso con immagini di adolescenti, perché in essi la lacerazione, il distacco, l’allontanamento dalla pura bellezza dell’essere e dell’esistere appaiono maggiormente evidenti e codificabili rispetto agli adulti che, pur vivendo quotidianamente questa dicotomia, si sono costruiti strutture e sovrastrutture capaci di nascondere il loro male di vivere" Appuntamento a Roma alla Galleria 28 Piazza di Pietra di Francesca Anfosso per celebrare, da oggi, uno dei principali vincitori del premio Nocivelli

Pietro Mancini – ll potere detonante dell'immagine e delle forme sacro/geometriche

L'intervista al vincitore assoluto del Premio Nocivelli: "Ciò che tento di rappresentare è la ferita e proporzionalmente la speranza, utilizzo simbolismi sacro/geometrici che sono venuti in aiuto per descrivere, lo sgomento, la speranza, la geometria qui ha abbandonato i suoi calcoli tecnici per assumere una veste poetica messa in relazione con altri elementi compartecipanti"

Mostre | …al battesimo fu chiamato Pietro. Il Perugino a Città della Pieve. Ecco quello che devi sapere

Dal 2 luglio al 30 settembre Città della Pieve celebra Perugino - suo "figlio" più illustre - a cinquecento anni dalla morte. Nell’anno delle celebrazioni del grande maestro umbro, la sua città natia rende omaggio a un protagonista assoluto del Rinascimento italiano.  

Scultura, Alfonso Panzetta presidente della giuria del Premio internazionale Ghidoni Ospitaletto

Le iscrizioni sono aperte e chiuderanno il 15 novembre. Nei giorni successivi la giuria compirà la scelta delle opere finaliste che saranno collocate in mostra al Centro polifunzionale di Ospitaletto, a partire dal 13 dicembre, giorno nel quale sarà presentato anche un catalogo dedicato a Domenico Ghidoni – una metà – e ai finalisti contemporanei del premio –l‘altra metà - Per il giorno dell’inaugurazione abbiamo in programma una grandissima festa, che coinvolgerà e si estenderà per l’intero paese, della quale parleremo nelle prossime settimane. La mostra delle opere finaliste resterà aperta ogni fine settimana fino al 24 gennaio.

Raffaello Sanzio: la formazione, gli esordi, i primi quadri

Raffaello Sanzio: certo, la bottega del papà fornisce i primi, elementari indirizzi, ma è poi l’atelier del Perugino a portare il ragazzino a quell’alto profilo che gli consente, già a 17 anni, d’essere considerato un maestro. E i disegni in stile Signorelli parlano anche della collaborazione con quell’artista. A Città di Castello una mostra dedicata agli esordi dell’Urbinate con diverse novità storiografiche