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Mostra Boldini e De Pisis a Ferrara


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L’ARTE PER L’ARTE. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis
Ferrara, Castello Estense, dal 31 gennaio 2015
Orari di apertura
Dal 31 gennaio al 31 maggio e dal 1 settembre al 30 settembre: aperto tutti i giorni, 9.30 – 17.30
Dal 1 giugno al 30 giugno: aperto tutti i giorni, 9.30 – 13.30 / 15.00 – 19.00
Dal 1 luglio al 31 agosto: chiuso il lunedì, 9.30 – 13.30 / 15.00 – 19.00
Dal 1 ottobre al 31 dicembre: chiuso il lunedì, 9.30 – 17.30
(la biglietteria chiude 45 minuti prima)
Giorni di chiusura: 25 dicembre, i lunedì non festivi nei mesi di luglio, agosto, ottobre, novembre e dicembre
BIGLIETTERIA CASTELLO 2015
Intero
8,00 euro
Ridotto
6,00 euro (minori 18 anni)
Family
Per ogni adulto pagante, 1 minore entra gratis.
Attività didattica
5,00 euro
Visita guidata
4,00 euro con diritto al biglietto ridotto.
Visita guidata dai 6 ai 18 anni
3,00 euro.
Informazioni
tel. 0532 299233
castello.estense@provincia.fe.it
Prenotazioni Mostre e Musei
tel. 0532 244949
Biglietto ridotto:
– minori di 18 anni;
– i componenti le comitive di almeno 15 persone;
– maggiori di 65 anni;
– Soci di Enti/associazioni convenzionate;
– Per biglietti “integrati” o inseriti in specifiche iniziative formalmente riconosciute dall’ente;
– Studenti fino ai 25 anni con documento scolastico dell’anno in corso;
– possessori del biglietto di ingresso della mostra “Boldini. Lo spettacolo della modernità” (Forlì, Musei di San Domenico)
Ingresso gratuito
– minori di 6 anni;
– militari in divisa;
– guide turistiche, accompagnatori turistici, guide ambientali escursionistiche, interpreti ed insegnanti nell’esercizio della propria attività professionale;
– Personale della Provincia di Ferrara in servizio;
– Persone diversamente abili e loro accompagnatori;
– Giornalisti e pubblicisti con tessera;
– Critici e studiosi per ragione di studio ed autorizzati dal dirigente competente;
– Ospiti Istituzionali autorizzati dal Presidente della Provincia.
 
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[googlemap src=”https://maps.google.it/maps?q=Ferrara,+Castello+Estense,&ll=44.837757,11.619576&spn=0.003524,0.005761&fb=1&gl=it&cid=5570214874532166679&t=h&z=18&iwloc=A” width=”200″ height=”500″ align=”alignright” ]A Castello Estense è allestita una galleria di capolavori di due grandi pittori ferraresi che sono stati protagonisti della scena artistica internazionale tra Otto e Novecento, Giovanni Boldini e Filippo de Pisis. Il monumento simbolo della città farà da cornice alle opere dei due artisti selezionate dalle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari a Ferrara. La mostra consente, al di là della comune origine ferrarese degli artisti, di cogliere un dato di grande rilievo culturale e antropologico: il crollo di un’atmosfera di perdurante sensualità, che aveva una matrice Liberty (Boldini) e il passaggio a una pittura che, nel Novecento della crisi (De  Pisis), muta e frammenta il linguaggio, trasformando paesaggi e oggetti in emanazioni dolorose; laddove nel primo la pennellata piumosa ed evocativa, i soggetti mondani, i paesaggi ariosi erano specchio di un edonismo, carico di ottimismo, il disfacimento pittorico che può essere rilevato nel secondo è specchio della crisi dei tempi, con una progressiva dissoluzione della bellezza classica, a favore dell’espressione di un profondo disagio.



Le sale fastosamente decorate dell’appartamento di rappresentanza al piano nobile del Castello Estense e i celebri “Camerini del Principe” sono ora la sede temporanea di due percorsi monografici che esplorano la parabola creativa di Boldini e De Pisis. I musei ferraresi conservano, infatti, i più ricchi e completi fondi dei due artisti, documentando ogni aspetto della loro ricerca: olii, pastelli e acquerelli, studi e annotazioni boldiniani, così come i dipinti depisisiani verranno messi in dialogo secondo due linee di lettura che restituiranno un intenso ritratto delle personalità artistiche dei due maestri.

Il percorso espositivo si svilupperà a partire dalle sale del Governo, della Devoluzione, dei Paesaggi e delle Geografie, con dipinti, opere su carta e documenti appartenuti a Boldini, dando risalto al ruolo di spicco dell’artista nel rinnovamento della pittura italiana e internazionale: innanzitutto le prove nella Firenze dei Macchiaioli, invenzioni di sorprendente immediatezza come Le sorelle Lascaraky; poi la produzione successiva all’approdo nella Parigi degli impressionisti, in cui spiccano brillanti evocazioni delle atmosfere della vita moderna – da Notturno a Montmartre alla Cantante mondana – testimoni del confronto con Degas; infine, le icone della ritrattistica boldiniana – come il Ritratto del piccolo Subercaseaux, Fuoco d’artificio, la Passeggiata al Bois de Boulogne o La signora in rosa – che sanciscono l’affermazione della cifra stilistica con cui egli si impone come protagonista incontestato della ritrattistica in Europa e oltreoceano. L’allestimento presenterà, in una affascinante sequenza, i volti delle protagoniste della Belle Époque, da Madame Lydig alla Contessa de Leusse a Olivia de Subercaseaux Concha, e degli amici artisti, come Degas, Menzel e Whistler.

Giovanni Boldini La cantante mondana, c. 1884 Olio su tela, cm 61 x 46 Collezione Fondazione Carife, in deposito presso le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara
Giovanni Boldini
La cantante mondana, c. 1884
Olio su tela, cm 61 x 46
Collezione Fondazione Carife, in deposito presso le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara



I Camerini, solitamente non aperti al pubblico, ospiteranno la seconda parte dell’allestimento, dedicata a un altro talento ferrarese attivo sul palcoscenico parigino. A raccontare il percorso creativo di De Pisis saranno le opere che sono entrate a far parte della raccolta ferrarese soprattutto grazie all’attività della Fondazione Pianori e al generoso lascito di Manlio e Franca Malabotta. Aprono la narrazione preziose testimonianze del periodo giovanile, da Natura morta col martin pescatore dipinta a Ferrara prima del trasferimento nella capitale francese, a Le cipolle di Socrate, rivelatore della riflessione di De Pisis su De Chirico e la pittura metafisica. Seguono i capolavori del periodo parigino che raccontano la nascita di un linguaggio altamente personale: pure invenzioni liriche, come le nature morte marine e Il gladiolo fulminato, o trascrizioni pittoriche delle brucianti emozioni che l’esperienza della Ville lumière procura al pittore, di cui un esempio è Strada di Parigi. Il cerchio si chiude con la produzione successiva al rientro in Italia, penetranti effigi maschili come il Ritratto di Allegro e poi i commoventi capolavori dell’ultima stagione – La rosa nella bottiglia e Natura morta con calamaio – nei quali la poesia delle immagini si spoglia fino all’essenziale.

Un altro fondamentale apporto alla valorizzazione del patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea verrà infine offerto dalla pubblicazione dell’edizione critica della corrispondenza boldiniana conservata presso il Museo Giovanni Boldini a cura di una delle conservatrici, Barbara Guidi, che rappresenta un prezioso strumento scientifico per l’evoluzione degli studi sul pittore ferrarese.

Con questa iniziativa, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte partecipano, in partnership con il Comune di Ferrara, ad un progetto di promozione integrata del patrimonio culturale e ambientale della Regione Emilia-Romagna e degli interventi finanziati attraverso i fondi europei POR FESR tra il 2007 e il 2013. L’arte per l’arte diverrà un’occasione per presentare al pubblico, attraverso specifici appuntamenti e attraverso un info point dedicato, i siti recuperati e valorizzati grazie ai finanziamenti europei, in un percorso ideale dalla città al territorio, dal Castello Estense alla Delizia: dal Castello della Mesola al Museo delle Culture Umane di Comacchio, attraverso i percorsi d’acqua nel parco del Delta. 
Un sodalizio, quello tra la città e il suo territorio, sempre più profondo, che permette di accompagnare il turista alla scoperta di luoghi suggestivi, spesso fuori dalla rotta della canonica visita turistica alla città d’arte.
PREPARATI ALLA MOSTRA DI FERRARA,  CON IL VIDEO DEDICATO ALLA MOSTRA E L’ANALISI CRITICA DEI DUE PERCORSI OFFERTI

 
 
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Uomo di “sensualissima natura”, Giovanni Boldini, oltre a cogliere il lato più erotico delle donne effigiate, compì una ricerca riservata, legata al nudo e all’erotismo. Con disegni e oli di grandissimo livello espressivo e di intensa sensualità. Per vedere Boldini erotico, clicca il nostro link, qui sotto.
www.stilearte.it/boldini-segreto-erotico-esplosivo/