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Antonio Romano. il rigore della forma nelle sue varianti




Antonio Romano_intervista_Russiggjati
Antonio Romano nato il 30-03-1991, Desio (Mb).
Nel 2010 diplomato in Grafica Pubblicitaria e Fotografia presso l’Istituto d’Istruzione
Superiore Amedeo Modigliani, Giussano (Mb).
Nel 2009 lavoro con Nuova Roveco, azienda di grafica e packaging, Monza (MB).
Dal 2010 al 2014 frequento l’accademia ACME di Milano con indirizzo Comunicazione
Visiva Multimediale, laureandomi a pieni voti con una tesi in regia cinematografica:
“Fenomenologia del ricordo nel cinema passato e contemporaneo: Abitare la memoria”
e una trilogia di cortometraggi più
uno assestante, prodotti nel triennio. Sono il focus della
mia ricerca artistica.
Antonio Romano
Dal 2012 ad oggi lavoro come assistente personale dell’artista milanese Giovanna Ricotta.
Dal 2012 al 2014 incuriosito anche dalla scrittura mi dedico alla stesura di brevi
sceneggiature pubblicando il mio primo racconto per la rivista Confidenze edita da
Mondadori, alla scrittura di soggetti e sceneggiature cinematografiche per il regista
Salvatore Nocita e con una selezione nel concorso cremonese L’angelo con il racconto
“Marte”.
Nel 2014 sono aiuto regista per la realizzazione del cortometraggio “Controluce” di Marco
Musso.
Con i miei primi progetti ho partecipato a diversi concorsi e festival di cortometraggi, i più
importanti: “Russiggjati” luglio 2015, Videoart Yearbook decima edizione (BO), Premio
Nocivelli (BS) settembre 2015 con una fotografia sempre del progetto “Russiggjati”, Art
Prize CBM di AREACREATIVA 42 (TO) ottobre 2015 con il video “Russiggjati”.
“Backlight” 2014, Palashort (BS),“Backlight”
2014, CFF Caselle Film Festival (SA), “Backlight”
2014, Mizzica film Festival (CT), “Quadrifoglio” 2014, Palashort (BS), “Quadrifoglio” 2014,
Offanengo Film Festival (CR)
Il cinema per me è una costante e continua risorsa di spunti, ispirazioni e intuizioni, è
in grado di restituirmi la massima espressività
di concetto e di senso quindi l’idea, la
sensazione e il sentimento, di ritmo, di tempo di costanza e di esplosione o lentezza.
Gli artisti e le opere fondamentali per la mia ricerca sono sicuramente Alain Resnais con
“L’anno scorso a Marienbad” in cui ripetitività e modularità sono le parole d’ordine esattamente come in “Memento” e “Inception” di Christopher Nolan in cui, oltre a quanto già detto, è anche molto importante l’utilizzo del montaggio rompicapo che come
risultato restituisce una sorta di rottura o frammentazione del tempo rendendolo quasi
inesistente. Lars Von Trier con “Le cinque variazioni” è un’ottimo esempio di manipolazione, adattamento e sviluppo di un’opera “The perfect Human” di Jorgen Leth a metà tra il cinema d’autore e la performance, Godfrey Reggio con la sua Trilogia “Quatsi” mette in
relazione l’uomo e l’ambiente in cui vive e come l’uno interviene sull’altro modificandolo,
plasmandolo e alterandolo. Il linguaggio cinematografico mi aiuta a restituire nel mio
lavoro una pulizia nell’immagine e nei movimenti, la correttezza di luci e inquadrature.
 
Per analizzare e fornire dettagli utili in merito all’opera realizzata e proposta al Premio
Nocivelli, devo partire dicendo che lo scatto fotografico è tratto dal mio ultimo video Russuggjati (svegliati), della durata di nove minuti. Questo lavoro è stato girato nella provincia di Reggio Calabria, è composto di riprese video a colori e sei scatti fotografici in
B/N: su alcuni sono inserite brevi frasi scritte. Mi concentro sugli effetti che l’uomo ha
sull’ambiente in cui è inserito. Le riprese sono sempre a colori e hanno un’accezione quasi
esclusivamente documentaristica, non sono interpretazione della realtà
e tantomeno
intendono caricare emotivamente il lavoro finale, ma sono utili a stabilire dove siamo e
cosa sta accadendo. Queste immagini sono inframmezzate da fotografie che scorrono
lungo la verticalità
dello schermo, sono in bianco e nero perché
non intendono
aggiungere altri punti di riferimento ma anzi, hanno lo scopo di accendere un
meccanismo di riflessione in chi fruisce l’opera. Le parti di testo sovrapposte alle foto
hanno lo scopo di informare brevemente sulla tematica. Nei testi faccio riferimento a due
specie in via di estinzione, la tartaruga Caretta Caretta e l’uccello Fratino spiegando che
nidificano sulla costa Ionica Reggina, che sono monitorati e protetti, sia gli animali che i
loro nidi e che sono costantemente in serio pericolo. Le immagini mostrano come le
persone approcciano alla spiaggia, attraversandola in auto e sporcandola con rifiuti
anche piuttosto ingombranti e pericolosi. Russiggjati è
l’esortazione al risveglio da una
condizione di pericolosa apatia e noncuranza, tipica di quel luogo e non solo. Il suono
crea un’atrmosfera a tratti angosciante, e da una voce che ripete per tutta la durata del
video “svegliati”
proprio per indicare che questo lavoro, e quindi anche il suo titolo, non è
rivolto solo alle persone riprese, ma vuole parlare a tutte le persone che ne prenderanno o
che ne hanno preso visione, per risvegliare e tenere sempre presente la nostra attenzione
e la nostra concentrazione in tutto quello che facciamo, perché
ogni azione comporta
una reazione e ogni errore, di distrazione e non, porta con sé
delle conseguenze.
 
Antonio Romano
Mail: a.romano91@me.com
Cell: 393 1991175
Facebook: https://www.facebook.com/antonio.romano.984
Vimeo: https://vimeo.com/antonioromano
“Russiggjati” https://vimeo.com/133221555
“Backlight”



“Quadrifoglio”