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Balla: Gli esordi divisionisti e gli ideali umanitari


Giacomo Balla esordisce da divisionista. Compagno di studi di Pellizza da Volpedo, quando, nel 1895, si trasferisce a Roma, non tarda a radunare intorno a sé un gruppo di giovani artisti (tra cui Boccioni, Severini e Sironi), che lo considerano un pioniere della nuova tendenza e che lo riconoscono subito come punto di riferimento della stessa.


Influenzato per certi versi anche dalla “lettura” della luce attuata dall’Impressionismo e dal Pointillisme, Balla realizza lavori i cui temi sono prevalentemente individuati all’interno di un filone pauperista, ispirato a un’idea di socialismo umanitario. Ne è un esempio La giornata dell’operaio, del 1904.