Le donne non mancavano, a Vindolanda e nel sobborgo lì vicino. Gli ufficiali di grado maggiore si spostavano con le famiglie. E altre donne erano impiegate nel forte. E' poi evidente il fatto che esistessero forme particolari di "assistenza" praticate forse nei locali del piccolo borgo che sorgeva all'esterno del forte stesso.
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Ma le rivelazioni non si fermano qui. Attraverso l'analisi accurata dei testi e la comparazione con altre fonti antiche, i ricercatori hanno anche svelato dettagli sorprendenti sulla vita e sulle vicende di Platone. Dalle sue presunte esperienze come schiavo a Egina, fino alle sue opinioni sprezzanti sulla musica barbara, ogni nuova informazione apre finestre su mondi sconosciuti della storia antica.
Dopo una prima pulizia, il reperto si è rivelato "essere - dicono gli archeologi tedeschi - una figura inginocchiata alta 30 centimetri, con una testa umana e braccia che si appoggiano sui fianchi. Tuttavia, la parte inferiore del corpo si fonde in una struttura simile a un serpente, conferendo alla figura un aspetto ibrido e misterioso". Per certi aspetti, per quanto consumata, l'immagine potrebbe rinviare anche a quella di un piccolo plantigrado. Forse un simbolo militare o etnico?
L'intervento era tanto più "coercitivo" quanto più, in vita, l'uomo si fosse manifestato malvagio o fosse stato in grado di mettersi in contatto con mondi che potremmo oggi definire di categoria demoniaca
Il relitto dell'ammiraglia fornisce pezzi importanti al puzzle della rivoluzione militare in mare. Nuovi approfondimenti sulle piattaforme di combattimento delle navi da guerra e un baule di armi unico del tardo medioevo
L'oggetto è stato immediatamente segnalato dal cercatore al servizio archeologico. Il motivo della seghettature posta sul bordo
Le ricerche di laboratorio confermano che la villa, sulla quale fu poi costruito un altro edificio, esisteva prima dell'eruzione del 79 d'.C. L'imperatore si sarebbe spento qui. Un lavoro di indagine basato su datazioni del nucleo arcaico e sul riuso di parte dei materiali nella villa sovrastante del II secolo
"Uno dei nostri volontari con gli occhi d'aquila ha notato questa bellissima perla d'oro nel vetro mentre stavano scavando, con grande eccitazione di tutti. - dicono gli archeologi - Ciò porta a quattro il numero totale di perline trovate attorno a Milecastle 46 e si aggiunge al quadro dei tipi di beni che venivano scambiati attraverso il Muro nel nostro sito. Queste perle sono spesso associate al tardo periodo romano in Gran Bretagna".
Secondo l'antropologa biologica Claudia Maio, le tombe “sono state oggetto di una sorta di spoliazione che ha portato al disturbo e persino alla distruzione di alcune posizioni anatomiche degli scheletri, principalmente quella del bambino, che era molto alterata”.
L’ipotesi è che questi ritrovamenti testimonino l’assedio finale subito da Ugento nel corso della guerra annibalica. Dal passaggio delle Alpi con gli elefanti alle straordinarie vittoria conseguite, in lungo e in largo della penisola italica, dal generale nord-africano che odiava Roma