Press "Enter" to skip to content

Posts published in “archeologia”

Scoperto e restaurato vaso di 6000 anni fa realizzato con una zanna d’elefante. Fu oggetto di un rito oscuro. Cosa conteneva?

Tre grandi e scure ciotole di basalto coprivano l'oggetto prezioso, che era stato rotto nell'antichità e sepolto con solenne attenzione. Il contenitore doveva emanare una grande potenza magica. I vasi sono stati appositamente sistemati in maniera specifica, con attenta premeditazione. Nei circoli accademici è generalmente accettato che i depositi di statuette e vasi rotti e le sepolture siano parte di attività cerimoniali

Gita scolastica. Studente 16enne rivolta alcune pietre sul terreno e trova un reperto romano. L’analisi degli archeologi

Il reperto è stato portato alla luce nei pressi di un forte romano che apparteneva a una linea militarizzata che controllava la strada per le miniere di rame e di oro. Nello stesso punto un precedente e identico ritrovamento 90 anni fa

Cosa sono quelle misteriose brattee d’oro trovate in un campo agricolo e prodotte durante il crollo dell’Impero romano

E' probabile che il tesoro fosse una dote o costituisse le notevoli risorse di una famiglia, nascoste presso casa nel corso di uno dei periodi terribili del VI secolo. Guerre, malattie, violenze si unirono alle anomalie climatiche del 535-536 che portarono, nel breve termine, in particolare nell'emisfero settentrionale, a conseguenze quali il raffreddamento della temperatura media più grave e prolungato negli ultimi due millenni

Trovato sul monte rifugio con ceramiche di 3mila anni. I micenei erano in fuga dai pirati etruschi, italici, siculi e sardi?

L'attacco sulle coste da parte di questi predoni, costrinse i micenei, che avevano sviluppato una società organizzata ed evoluta, a ritirarsi rapidamente verso i monti, mentre a valle gli incursori facevano bottino e bruciavano case e palazzi, dopo aver seminato morte

Archeologia a colpo d’occhio. Cos’è quel rettangolo lungo, sotto il terreno. I primi accertamenti. La risposta degli studiosi

"Questa tecnica di individuazione dei siti - spiega Nina Parisot, archeologa che coordina lo studio - si basa sul diverso accrescimento dei vegetali nelle aree in cui ci sono, sotto il terreno, dei muri o dei resti di pali. Le radici non riescono ad andare in profondità e la vegetazione è pertanto meno rigogliosa, rispetto a quella immediatamente circostante"