Nel 1932 nella galleria parigina La Plume d’Or si tiene la sua prima personale. La splendida recensione di Janet Flanner su The New Yorker gli conferisce in poco tempo la fama internazionale. Con suoi scatti immortali ferma nel tempo l’immagine di Bette Davis, di Noel Coward, Elsa Schiapparelli, Cole Porter e tanti altri ancora. Il filmato
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Nata a Hollywood, nel 1932, Marguerite Empey era figlia di un'attrice e del drammaturgo Arthur Guy Empey. Nei primi anni Cinquanta trovò lavoro come ballerina di fila a San Francisco, mentre affrontava, parallelamente la carriera di modella professionista, posando successivamente per molti fotografi professionisti, tra cui Peter Gowland, Bunny Yeager e Keith Bernard. Fu il canone della bellezza di quegli anni: seni prosperosi che contrastavano con un corpo flessuoso, un viso molro regolare e grandi occhi molto intensi.
Per diversi anni di anni, i fotografi Uwe Schmida e Laila Pregizer si sono dedicati all'integrazione di modelli nudi nei paesaggi. Il loro lavoro invita lo spettatore a vedere la figura umana come parte della natura. Le immagini non sono create con photoshop, ma sono scatti reali. Le modelle vengono infatti dipinte da due body painter. Jörg Düsterwald e Léonie Gené
Il pittore indagò il mistero del nudo femminile come se la modella venisse guardata “dal buco di una serratura”. Le novità dirompenti della sua arte influenzarono gli italiani Boldini, De Nittis e Zandomeneghi
Attendiamo quella foto di Helmut Newton. Sylvia nuda e Sylvia vestita. Per il naturalismo dell'immagine; per il volto e il corpo di una modella che ancora provava, nel primo anno di attività, un senso di pudore e di disadattamento; Helmut Newton scelse una villa - qualcuno dice che la foto fu scattata a villa Wuhurer, nel Bresciano - mentre è sicura la collocazione geografica e temporale: Brescia, 1981. Passano le immagini degli Dei e dei grandi gladiatori della fotografia. Mapplethorpe supera agevolmente le stime. Clienti di tutto il mondo si contendono con rialzi continui una fotografia storica, una fotografia da antologia, stampata come si faceva una volta, in autentiche camere scure: gelatina d'argento.
Nipote del Re Sole, intima di Voltaire, la bellissima e disinibita Mademoiselle de Charolais era solita in privato indossare un saio di frate francescano. Non per zelo religioso, ma per potersi spogliare più velocemente, senza sfidare l’impazienza dell’amante di turno. E i più famosi pittori facevano a gara a ritrarla in quella veste inconsueta
Così Newton stesso descrive come nasce una sua fotografia:" Investo molto tempo nella preparazione. Penso a lungo a ciò che voglio realizzare. Ho libri e piccoli quaderni in cui scrivo tutto prima di una seduta fotografica. Altrimenti dimenticherei le mie idee”
Intorno al 1524 , Marcantonio fu brevemente incarcerato da papa Clemente VII per la produzione di stampe erotiche, I Modi, tratti dai disegni di Giulio Romano e successivamente completate dai sonetti dell'Aretino. Marcantonio Raimondi trascorse il periodo di formazione nelle botteghe di Francesco Squarcione e di Francesco Raibolini , detto il Francia. La sua prima produzione datata, completata nel 1505 , illustra la storia di Piramo e Tisbe .Non interruppe comunque l'attività artigianale. Fu infatti uno specialista nella realizzazione del niello, cioè quell'incisione nell'oro nell'argento, che viene resa evidente con il riempimento del tracciato, attraverso materiale nero