Mostra e premiazioni a Verolanuova, in provincia di Brescia. Il presidente di giuria della settima edizione è Silvia Grandi, professore di storia dell’arte contemporanea dell’Università di Bologna e ricercatrice presso il Dipartimento delle Arti. Fanno parte, invece, del comitato della giuria: Piero Baggio, presidente della Fondazione Palazzo Pretorio - Cittadella di Padova; Domenico Quaranta, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera e all’Università Carlo Bo di Urbino, critico e curatore d’arte contemporanea; Giovanna Ricotta, artista e docente di disegno all’ACME Accademia di Comunicazione Multimediale Europea a Milano e Giuseppe Virelli, ricercatore presso l’Università di Bologna nel Dipartimento delle Arti.
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La condivisione di emozioni estetiche può creare empatie fortissime nelle coppie che si stanno formando o che si vogliono formare e non costituire un "pretesto" già troppo dichiarato come una passeggiata in riva al mare o l'osservazione della luna in un luogo appartato. I musei sono pubblici, ma di notte diventano più dolci e intimi, favorendo la creazione, tra le coppie formate, da formarsi o in cerca di rinnovo d'emozioni, di una magica bolla dalla quale vengono avvolte
LA MOSTRA - La stagione espositiva autunnale delle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia aprirà, dal 19 settembre al 20 dicembre 2015, con una mostra dedicata al movimento artistico che rivoluzionò la pittura italiana dell’Ottocento: i Macchiaioli.
Figura carismatica della politica italiana dell'Ottocento, scrittore celebrato, intellettuale acuto, Masssimo Taparelli, marchese d'Azeglio, fu un artista di rilievo. Si distinse nella pittura di storia e nei paesaggi con figura. Una tecnica meticolosa, una stesura accurata, secondo le regole accademiche
Un grande rilancio dell'autore bergamasco con la mostra alla Royal Academy of Arts. Dal prognatismo posturale del dialetto, che s'aggruma sul mento dei suoi soggetti bergamaschi e bresciani a una rude incapacità di tanti nobili di provincia di occupare l'abito con scioltezza; dalle cisti deturpanti al centro della fronte a certi strabismi estremi, mica corretti, nemmeno di un filino, rivelano la domanda e l'offerta di verità, a volte impietosa, come sanno esserlo i veri contadini. Il pittore è sempre armato dalla comunità in cui opera; bergamaschi e bresciani volevano vedersi com'erano e non come avrebbero potuto immaginarsi. Ed eccoli serviti.