Il verde degli alberi e quello dei prati - che sono notevolmente diversi - non possono essere realizzati, se il nostro fine è quello di un dipinto realistico, utilizzando il semplice colore "verde" dei tubetti, poichè, come ben sappiamo il risultato che ne emerge è quello di un'opera naif. Il buon pittore di paesaggi impara a scomporre, con il tempo,i colori della natura e a comprendere che almeno quattro sono i livelli cromatici di un albero
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Il pastello ha la necessità, per evitare che il colore possa cadere, nel tempo, di una lievissima opera di fissaggio. E' necessario essere distanti dalla carta sulla quale intendiamo agire ed evitare assolutamente che il fissativo giunga bagnato. Essendo aereiforme, dovremmo calcolare, con una prova con un cartoncino a lato, la migliore distanza, che non può essere data in assoluto, ma che dipende dalla temperatura e dalla presenza di correnti d'aria.
La pittura di fiori ha avuto una fortuna ininterrotta dal Seicento alla prima metà del Novecento.Essa costituisce un non facile esercizio per il pittore, poichè richiede accordi accorti, un'attenzione all'elemento tonale per evitare che divenga un quadro volgare. Ai nostri lettori offriamo questo selezionatissimo video
Segui passo per passo questo video, bloccandolo quando ti serve. Imparerai a disegnare uno stupendo pesce rosso, visto dall'alto, che proietta la sua ombra sul fondale. L'effetto prospettico è stupefacente.
Lo sguardo, nella sua naturalezza e acutezza, è fondamentale. Assistiamo al video, bloccando le immagini nel momento in cui l'artista realizza l'occhio, inserendo marrone chiaro, a piatto, racchiudendolo in un arco scuro e lasciando il grigio nero dalla parte opposta, che viene sfericamente innalzato con un piccolo tocco di bianco sporco, in grado di di conferire rilievo al globo.
Dipingere o disegnare l'arcobaleno non è una delle attività pittoriche o disegnative più facili del mondo, almeno nell'ambito della pittura realistica. Il rischio è quello di rovinare il quadro o di conferire all'arcobaleno stesso un aspetto improbabile,più vicino alle cromie di un manifesto pubblicitario che alla realtà
Tra i migliori dipinti dedicati ai paesaggi tra autunno e in inverno, troviamo il Bosco di betulle dipinto da Gustav Klimt. L'artista viennese sceglie un fotogramma ravvicinato che crea una tessitura verticale senza margini. Le linee pressochè rette e parallele delle betulle si traducono nell'ordito grigio-blu di un pannello altamente decorativo. Ogni elemento del bosco non sfugge a quel senso di ordine che presiede sempre le opere dell'artista viennese. Ciò che risulta molto interessante, sotto il profilo tecnico, è la modulazione del colore del sottobosco che assume un tono dorato fino a diventare oro, in alcuni punti. Il contenimento del fenomeno luminoso differenzia Klimt dagli impressionisti. Le vibrazioni sono ridotte e diffuse con regolarità e occhieggiano simmetricamente dall'opera con riflessi aurei
Osserviamo la craquelure o cretto - cioè le piccole crepe nel colore - , che appare molto evidente, e accanto, la macchia grigio-azzurra, che rappresenta i lembi di cielo che appaiono tra le fronde. Il pittore crea prima il blocco scuro dell'albero, uilizzando il nero-blu, al quale sovrappone un verde seguito da chiazze di marrone. poi attende che il colore si asciughi un poco, per evitare che si sporchi, e sfonda questa oscurità con colore quasi secco. Poichè i tratti di cielo che appaiono nella chioma delle piante, sono resi irregolari dal reticolo di rami, foglie e rametti, Corot intinge un pennello piatto su residuo di grigio-azzurro che sta asciugando sulla tavolozza. Nel raccogliere questo colore pone il pennello perpendicolare alla tavolozza, poi schiaccia le setole sulla tela, creando i tratti irregolari del cielo che appaiono tra le fronde
Ogni opera del maestro americano, interprete di un'esistenzialismo doloroso, privo del ribelissimo dell'esistenzialismo europeo, ma conchiuso in se stesso, nell'immane dolore dell'incomunicabilità, nasce da un raggelamento proegressivo dell'idea pittorica. Osserveremo che il maestro statunitense opera come un pittore antico o come un pittore accademico, attraverso diversi passaggi che non sono solo tecnici.Egli, generalmente fissa, probabilmente cogliendola da una situazizone reale, un'idea, a matita o con il carboncino. Nella seconda fase passa a un disegno più dettagliato nel quale inizia a raggelare la posa, paralizzare il movimento delle sue figure, ad eliminare ogni tratto che possa riferirsi a una quotidianità superficiale
Prima di iniziare la lezione, sveliamo un segreto che molti pittori tengono nascosto, quello relativo al disegno. E' certo possibile copiare a mano libera una fotografia o, ancor più faticoso, un soggetto fermo davanti a noi; ma per quanto il disegnatore sia abile, incontrerà diverse difficoltà, legate soprattutto alle proporzione di ogni parte con il tutto. Per ovviare questo problema, molti pittori iperrealisti, agiscono con una fotocopia della fotografia