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Posts published in “Gioielli nell’arte”

Tintoretto, la pelle luminosa della casta Susanna: struttura, impaginazione, “regia” e significato dell’opera

L’atmosfera, all’apparenza serena – sul fondo si muove, accarezzando la superficie di un laghetto, un gruppo di anatre mentre, poco distanti, due cervi si abbeverano -, nasconde però una doppia insidia. L’attenzione dell’osservatore è immediatamente attirata dalla figura in primo piano, quella di Susanna, che, in virtù di un utilizzo della luce sapientemente studiata da Tintoretto, risplende nella sua carnagione chiara – che prevale su una vegetazione ombrosa – simile ad una dea pagana più che ad un’eroina biblica

Un bracciale d'oro al polso del morto. Gioielli e oggetti preziosi sotto la cenere di Pompei

Un altro fuggiasco portava invece con sé una cassettina in legno e bronzo con 40 monete d’oro e 175 in argento, anch’essa esposta. Al momento dell’eruzione nel 79 d.C. due adulti e un bambino cercarono riparo nel sottoscala di uno degli ambienti di servizio della lussuosa Casa del Bracciale d’oro. Le vittime che in questo ambiente trovarono la morte, sono commemorabili attraverso i calchi esposti

400 pezzi raccontano a Parigi la storia dei gioielli e i gioielli nell'arte. Video

Questa mostra abbagliante può farti cambiare idea circa il ruolo -che noi di Stile arte abbiamo ampiamente sottolineato, con saggi e analisi, nel passato - del gioiello nella storia dell'arte. Da gioielli preistorici alle più belle creazioni contemporanee, 400 gioielli per dimostrare che non si tratta soltanto di un semplice decorazione da mettere sul corpo o sull'abbigliamento

A un mercatino compra a 15 dollari collana di Calder che ne vale più di 250mila

Una signora di Philadelphia pensava di aver acquistato un anonimo oggetto di design etnico. Poi è stata folgorata dalla foto di una collana simile esposta in una mostra dedicata al celebre scultore. Il pezzo è stato aggiudicato nei giorni scorsi da Christie's a 267mila dollari

Scandalosa Lavinia Fontana. Le difficoltà d'essere artiste nel '500. Il video delle opere

Si sposò a condizione di poter continuare la carriera artistica. Lavinia Fontana (qui accanto, nell'autoritratto), pittrice protofemminista, non esitò ad affrontare soggetti “impossibili” per la morale dell’epoca, come i nudi di entrambi i sessi. Per quanto riguarda le opere religiose, esse non furono inizialmente ben accolte: se si tollerava che una donna si “sporcasse” le mani per dar vita a quadri di piccole dimensioni, ben più difficile era accettare che realizzasse una pala d’altare. Lavinia Fontana sconfisse anche questo pregiudizio: una sua pala, eseguita nel 1589, finì addirittura all’Escorial.
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Venduto a 376.833 euro l'"Anello magico" di Giovanna d'Arco. La storia, le immagini

Un sobrio ma elegante anello di fattura gotica, che reca monogrammi cristologici e mariani, presumibilmente appartenuto a Giovanna d'Arco e citato nel processo come una sorta di magico amuleto dell'eroina, torna sul mercato, in un'asta, a Londra, alla timelineauctions. Il monile, poi inserito in una scatola-reliquario,sarebbe stato conservato per ordine del re inglese Enrico VI - mandante della condanna a morte della govane francese - e tenuto in custodia dal cardinale inglese Henry Beaufort (1375-1447), che era stato presente al processo e all’esecuzione di Giovanna d’Arco, avvenuta nel 1431. La presenza di un anello con le stesse cifre che appaiono sulla vera sopravvissuta, fu sequestrato durante la prigionia della donna, e come vedremo - viene citato durante gli interrogatori

I tesori della Fondazione Buccellati

Fu proprio seguendo i canoni rinascimentali che Mario Buccellati, definito da Gabriele d’Annunzio, di cui fu amico e sodale, il ‘Principe degli orafi’, creava le sue opere, reinterpretandole in modo assolutamente personale, unico e facilmente riconoscibile. A lui, va assegnato il merito di aver fatto conoscere lo ‘stile Buccellati’ capace di diventare un mito dell’arte orafa, apprezzato dai membri delle case regnanti, da pontefici e uomini di cultura.