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Posts published in “Le donne nell’arte”

Pierrette Bloch, l'artista che dipingeva lo scorrere sinuoso del tempo. La storia, il video

Monasticamente - come astrattista - Pierrette Bloch - Parigi, 16 giugno 1928-7 luglio 2017 - visse tra le sue linee, in bianco e nero. Diede un grande ritmo alle sue tele e alle sue carte, lavorando soventemente con un pastello ad olio, bianco, - con qualche piccolo intervento di pastello secco - che le consentiva di seguire il ritmo sinusoidale del cuore. Il pastello ad olio era questo: scioltezza nel movimento, che un pennello non avrebbe mai potuto dare. Enormi spartiti senza pentagrammi, in cui punti e linee ricurve, sciolte e torte come un filo di lana recuperato progressivamente da un vecchio maglione. Ciò che pulsa è il cuore, le cui contrazioni si estendono ai muscoli del braccio, giungono allo snodo del polso, per farsi linea ascendente e discendente, dopo la curva di un un occhiello. Ma la sua ricerca fu vasta. Giunse a realizzare opere utilizzando capelli, tutti annodati, così da formare linee. Sperimentò bitumi e inchiostri. Il nero è scrittura

Fede Galizia (1578–1630), l'agguerrita pittrice con la spada. La galleria delle opere

E'soprattutto considerata, con Caravaggio e Panfilo Nuvolone, anch'egli pittore milanese, tra i fondatori del genere della natura morta autonoma, come soggetto non inserito in altre composizioni. I suoi still life sono caratterizzati generalmente da eleganti alzate - centrotavola - con frutta, resa con straordinario realismo e morbidezza. Questa specializzazione, incentivata dalla diffusione del nuovo modello iconografico, la portò a lavorare molto in questa direzione. Tra le 63 opere inserite nel suo catalogo generale, ben 44 sono nature morte. Fede Galizia preferì la pittura al matrimonio, dal quale sarebbe stata certamente allontanata dall'attività, e rimase pertanto nubile

La tecnica di Francis Bacon e la profanazione delle fotografie. L'urlo del Papa

L'uso della fotografia, prima della stesura del quadro. Bacon conferisce un tempo lungo all'otturatore per cogliere il movimento del volto in strisciata. Poi interviene sulla stampa con violenza, prefigurando, in questo modo, la realizzazione del dipinto. Una tecnica singolare e particolarmente efficace. E' possibile cogliere in questo atto qualcosa di simile alla profanazione dell'unità di un'immagine sacra

Il sarto, architetto dell’universo. Evoluzione degli abiti del Cinquecento

L’ABITO DIPINTO - L’abito di fine Cinquecento si configura quale “artificiosa costruzione”, elaborata per proporre un’alternativa al corpo e creare una sorta di bellezza formale che sostituisce la naturale all’insegna del “finto”. E ciò in piena sintonia con l’architettura manierista

Fahrelnissa Zeid. I quadri che ipnotizzano. Vita e opere della principessa pittrice

Il colpo di stato bloccò la carriera di Zeid come pittrice. Da principessa celebrata divenne una signora da evitare, per non subire ripercussioni politiche. La ruota della fortuna può girare rapidamente. E l'umanità, spesso, non si rivela degna di se stessa, perché procede per allontanamenti e cancellazioni. La principessa e la sua famiglia si trasferirono in un appartamento a Londra e all'età di cinquantasette anni, Zeid cucinò il suo primo pasto. La cucina, al di là del fatto che era diventato anche per lei il luogo della necessità, le offrì comunque alcuni spunti creativi. Iniziò a dipingere gli ossi dei polli, creando sculture a cataste, coperte in resina , chiamate paléokrystalos. Nei dipinti, nello stesso periodo, iniziò ad allontanarsi dall'astrazione e a realizzare ritratti di familiari ed amici.

Maria Lassnig, la pittrice femminista che esplorava il proprio corpo

Il concetto chiave che più di ogni altro caratterizza l’opera di Lassnig è quello di Körpergefühl o "consapevolezza corporea"; infatti analizzando introspettivamente la vera natura della propria condizione, seppe usare il mezzo artistico per esprimere sensazioni corporee. Sono numerosi gli autoritratti che danno prova della particolarissima forma di autoanalisi cui l’artista, dalla profonda sensibilità, si sottoponeva costantemente. La mostra organizzata dagli Uffizi

Alphonse Mucha – Tutte le opere e quotazioni gratis subito

Alfons Maria Mucha nasce a Ivančice (città della Moravia , allora parte dell'Impero austriaco, attualmente nella Repubblica Ceca ) il 24 luglio 1860 e muore a Praga il 14 luglio 1939. E' notissimo disegnatore di manifesti , un illustratore , un designer , un pittore e decoratore che caratterizzò, con il proprio segno l'Art Nouveau e il Liberty italiano, giungendo a influenza stilisticamente, tra fine Ottocento e inizi del Novecento, il mondo occidentale.Motivo di partenza delle sue illustrazioni risultano le antiche vetrate degli edifici religiosi gotici

Con ago e stoffa avanzarono le artiste rivoluzionarie del Futurismo e dell'Astrattismo

Alcune artiste attive nei primi decenni del XX secolo trasformarono i tradizionali lavori femminili in opere d’arte. E ciò fu provocazione. L’ago al posto del pennello, a dimostrazione che l’artista può utilizzare qualunque mezzo per esprimere la propria realtà creativa, anche passando attraverso gli utensili che, in qualche modo erano simbolo della loro sottomissione

Caroline Bonaparte, storie e ritratti della "sorellina ribelle" di Napoleone

Ajaccio, con una mostra, ha esaminato il ruolo di questa donna - un tempo ritenuta soprattutto "capricciosa", ma in realtà dotata di una forte personalità e di idee ben chiare - come promotrice di arti, di concerti, di manifatture. Moltiplicando le commissioni dei ritratti ai più grandi maestri del suo tempo - Gérard soprattutto, ma anche Isabey, Vigée Le Brun, Ingres - Caroline si propose di diffondere la propria immagine in prospettiva della politica dinastica. Questa giovane donna si circonda di musicisti e designer, riformulando gli interni delle sue residenze di Parigi