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Posts published in “Le donne nell’arte”

Sesso debole? Le donne battono i maschi, anche in battaglia. Parola di Cranach il Vecchio

Lucas Cranach detto il Vecchio (Kronach, 1472 – Weimar, 16 ottobre 1553) è stato un pittore e incisore tedesco rinascimentale. Fu un punto di riferimento, con le sue incisioni, per molti artisti, con particolare riferimento, al di là dei confini tedeschi, alla scuola lombardo-veneta. Il pittore rappresentò, nel Novecento, uno dei punti di riferimento dell'arte nazista, che cercava, al di là del classicismo - molto presente nella dna nazista - una linea che rappresentasse, accanto a Durer, il Rinascimento tedesco

Giovanna Bruschi, sul vertice e nel vortice dello spirito. L'ascesi di Angela in acquaforte

In esse sono ben visibili i tratti dominanti della sua arte, e le varie fasi di un linguaggio maturato attraverso le ambientazioni e paesaggi “totali” e misticheggianti, aderenti alla lezione dei suoi maestri, tra i quali Gerardo Dottori, di cui inizialmente ripropone come leit-motif la formula paesaggistica di «aeropittura» futurista. Ne nascono composizioni ritmiche munite di una grammatica visiva (forme, linee, sfumature) che ripetono moduli decorativi, forme crescenti e decrescenti in ritmi concentrici o radiali espandendosi in senso circolare dall’interno all’esterno o viceversa, forme quindi «assetate d’Oltre» come sottolinea la sua stessa biobibliografia

Dama con Liocorno di Raffaello – Anche gli ornamenti indicano castità nel mondo ed eros nel matrimonio

L’animale, noto anche come simbolo fallico, era foriero di prosperità nella vita matrimoniale; stesse caratteristiche presentavano le pietre preziose del gioiello; la perla e lo smeraldo erano note come simbolo di castità, mentre il rubino donava alla sposa prosperità nella vita matrimoniale e frenava le passioni amorose

Marthe dolce ossessione di Bonnard. Bagno, specchi, letto. Eternamente un nudo di luce.

Secondo gli studiosi del pittore francese sono almeno 146 i dipinti e circa 717 disegni in cui lui appare. Il poeta Raymond Carver ha dedicato una poesia a "I nudi di Bonnard". Con un linguaggio quotidianamente dimesso, il poeta coglie il fulgore della modella-moglie del grande pittore francese, il desiderio che appartiene alla quotidianità dell'eterno, il tempo frenato in un corpo giovane per sempre, al di là della morte.

Susanna e i vecchioni nell’arte: molestie, libidine, fedeltà. I pittori e la storia. Il video

La storia di Susanna e i Vecchioni, narrata nel libro biblico di Daniele, si misura con il tema della calunnia e del premio che il Signore dà a chi persevera nel Bene, nonostante le accuse e i falsi giudizi lo mettano gravemente alla prova. La vicenda è pure esaltazione della purezza matrimoniale, della fedeltà e della castità e, al tempo stesso, intende sradicare maldicenza e calunnie, diffuse nelle società di ogni tempo. Susanna abitava in Babilonia ed era la bellissima e casta moglie del fortunato Ioakin. Era nel suo giardino e stava curando il proprio corpo quando due vecchi, giunti furtivamente nel parco...

Perchè tante modelle fatali nella pittura avevano i capelli castani con i riflessi rossi?

Roux!, questo il titolo di una mostra parigina che proprio al colore fatale è stata dedicata, negli spazi del museo di Jean-Jacques Henner, altro sensualissimo pittore. Naturalmente c'è anche tutto il versante nel novecento, tra i capelli con sfumature ramate. Da David Bowie, passando da Sonia Rykiel o Pel di carota la mostra parigina ha offerto un viaggio tra i riflessi sensuali delle capigliature

Bronzino – L’Allegoria di Venere svelata. Elena e Troia. L’Amore che porta al disastro irreparabile

Una nostra rilettura del dipinto porta a nuove conclusioni sul significato dell’opera. Essa riprende il tormento di Elena che vorrebbe far arretrare il tempo ed evitare l’amore per Paride che ha causato la guerra di Troia. Ma l’inesorabile Crono glielo impedisce

Sylvette, la modella di Picasso, racconta: "Così mi ha cambiato la vita". Il video

"Sono tornata in Francia con il mio fidanzato e, nel 1954, ho conosciuto Picasso a Vallauris. E 'stata un'esperienza meravigliosa che ha cambiato la mia vita. In tre mesi, Picasso dipinse circa 40 dipinti di 'Sylvette'. Dopo essermi trasferita a Parigi, ho avuto la mia primo figlia, Isabel, nel 1963. Mio padre mi ha incoraggiava a dipingere, e sebbene spintoaa creare, ho iniziato a dipingere sul serio a 45 anni quando vivevo a Dartington Hall con tre figli."

Vita piccante e grandi opere di Leonor Fini, pittrice surrealista

Quando Leonor aveva un anno, la madre lasciò il marito in Argentina e, prendendo con sè la bambina, si traferì nella propria casa d'origine, a Trieste. Per evitare che Leanor fosse fatta rapire, la mamma la vestì per diversi anni da maschio. Malinconica e sensibile, Leanor cercò compensazione nella pittura. A 17 anni era a Milano, come ritrattista. Successivamente si trasferì a Parigi - era il 1931-1932 - per poter contare sulla possibilità ddi vivere di pittura, sviluppando il proprio linguaggio in libertà, nella città che, a quei tempi, era la capitale mondiale dell'arte. Lì, conobbe, tra gli altri, Paul Eluard, Max Ernst , Georges Bataille, Henri Cartier-Bresson, Picasso, André Pieyre de Mandiargues, e Salvador Dalí. Viaggiò in Europa in auto con de Mandiargues e Cartier-Bresson. Nel corso di questo viaggio venne fotografata nuda in una piscina da parte di Cartier-Bresson -quell'immagine sarebbe stata venduta per 305.000 nel 2007