Al cospetto di un dipingo fiammingo, un paesaggio - intendiamo - si prova una sorta di desiderio infantile di essere all'interno del dipinto. Di osservare, ad esempio, cosa stiano facendo le piccole figure. Di vederne i volti. O capire qual è la forma di decorazione di una chiesa o di un una casa. Eccovi accontentati, più sotto con la possibilità di entrare nell'opera, di percorrerlo e di ingrandirlo, fino ad arrivare alla craquelure della tavola. Il Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli è un dipinto a olio su tavola (38x56 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1566 e conservato nel Museo reale delle belle arti del Belgio di Bruxelles
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Gianni Clerici raccontava ai lettori di Stile cinque secoli di contiguità fra il “re dei giochi” e le arti figurative. Dal mitologico Giacinto effigiato dall’allievo di Merisi con al fianco un’anacronistica racchetta alla musa sportiva del metafisico Carrà
L'elegante ritratto del calciatore sarà collocato in uno spazio pubblico di Prato l'8 novembre. L'artista ha realizzato un volto nel quale si avverte il riverbero delle opere di Donatello
Il video. Centocinquanta opere che compongono il percorso di visita del Mann, a Napoli, mostrano come intorno ai giochi ruotasse una complessa organizzazione in grado di permeare molteplici aspetti della vita pubblica e privata.
Anche un raffinato dipinto seicentesco di Michele Desubleo canta un giovane giocatore di pallacorda, un vincitore, un nuovo eroe della quotidianità che apre le porte al fenomeno dello sport
La prima rappresentazione pittorica di una racchetta cordata è in questo ritratto del futuro Carlo IX all’età di due anni, risalente al 1552. L’opera sembra anticipare le propensioni del sovrano, che da adulto sarebbe diventato un incallito praticante di paume, l’odierno tennis. Nel 1572, quando gli fu comunicata la notizia dell’inizio della strage di san Bartolomeo, egli era appunto impegnato al Louvre nella sua attività preferita. Le cronache ci dicono che reagì urlando: “Sempre nuovi fastidi!” e scagliando lontano l’inseparabile racchetta
Gianni Clerici racconta ai lettori di Stile cinque secoli di contiguità fra il “re dei giochi” e le arti figurative. Dal mitologico Giacinto effigiato dall’allievo di Merisi con al fianco un’anacronistica racchetta: dolore, confessione, ricordo?
Grande successo hanno avuto nel mondo i suoi dipinti di ville e piscine americane, con uomini appaiati e nudi. In queste opere si assiste a una fusione tra una sintesi figurativa, elementi decorativi - l'acqua è un arazzo, una tappezzeria - e l'elemento maschile, che appare sempre come oggetto del desiderio. I suoi dipinti più noti hanno valori che si attestano attorno ai 3 milioni di dollari, come potremo vedere più in basso.
Gianni Clerici racconta ai lettori di Stile cinque secoli di contiguità fra il “re dei giochi” e le arti figurative. Dal mitologico Giacinto effigiato dall’allievo di Merisi con al fianco un’anacronistica racchetta alla musa sportiva del metafisico Carrà
Straordinario,semplice e rapidissimo mezzo per garantire un'agevole corsa sul ghiaccio,, i pattini si presentarono come evoluzione dei bastoni o delle barre di ferro che venivano apposte sotto i carri per garantire i trasporti fluviali, sui canali ghiacciati, nel Paesi del Nord, durante la lunga stagione invernale. Già nel medioevo, in dipinti e incisioni, li vediamo indossati da tutta la popolazione, sia come strumento di spostamento rapido che come dotazione di gioco o di gara