Una guida per artisti, per collezionisti e per tutti, Un viaggio nei Non Fungible Tokens. Opere d'arte digitale partite da zero che oggi battono i record d'asta. Una nuova tendenza che proviamo ad analizzare.
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La rivendicazione di autografia è giunta secondo un protocollo utilizzato dalle organizzazioni terroristiche. Il celeberrimo quanto misterioso artista britannico Bansky - autore valutatissimo nell'ambito di una street art caratterizzata da un registro pop poetico - ha ammesso, con un video - che qui pubblichiamo - e alcuni messaggi sui social, la paternità del dipinto parietale realizzato nei giorni scorsi sul muro di cinta dell'ex prigione di Reading in Inghilterra. L'opera - che ritrae un detenuto in fuga - è stata intitolata 'The Create Escape"
Lo studio del rapporto tra ogni singola figura, quanto l'approfondimento sull'ambiente del ritrovamento consentiranno di restringere il range delle ipotesi. Probabilmente la presenza di un'erma femminile, correlata ad altro materiale, costituisce la chiave per la soluzione del mistero
Il dipinto appartiene al periodo parigino, al momento in cui l'artista - giunto in Francia con una cultura disegnativa fortissima e una tavolozza plumbea - si trovò a tentare un accordo con la pittura d'innovazione, riducendo la supremazia del disegno e aprendosi al colore.
Il soggetto - composto -e diremmo: tradizionale - è quello pittoresco della collina. Sotto il profilo della stesura sono ben visibili reticoli disegnativi molto fitti. E' come se l'artista cercasse il punto di fusione tra disegno e colore. Siamo certamente in un periodo importante - l'artista supera il tenebrismo olandese e rischiara la tavolozza -, ma di transizione verso la pittura potente corposa ed espressionista che egli svilupperà in Provenza
Charging Bull (conosciuta anche come il Toro di Wall Street) fu, di fatto, un'installazione non richiesta, divenuta poi una scultura stabile e amatissima. Nel 1989, senza alcuna preventiva autorizzazione, l'artista decise, infatti, di giocarsi il tutto per tutto. Fece fondere l'opera - per un costo di 360 mila dollari - e la portò all'esterno della Borsa di New York. Fatto possibile in America, impossibile - immaginate quante denunce, multe e processi? - in Italia. I dirigenti della Borsa non furono comunque contenti del toro che non avevano commissionato, e questo fu subito ricollocato in un angolo del triangolo verde del Bowling Green proprio all'inizio di Broadway
E' un San Cristoforo con il Bambino e con i bambini. La nuova acquisizione è avvenuta a livello di Stile arte, nella prosecuzione di una ricerca sui materiali contestuali, in Caravaggio. Caravaggio non è solo testo. E' - direi - soprattutto contesto. Il testo non funziona, da solo. E' necessaria l'azione di un basso continuo, che lui, Caravaggio, prevede. E necessaria l'azione di note con un timbro acuto, che lui prevede, ma che una visione frontale e monodica ci sottrae. Ascoltare Caravaggio prestando attenzione soltanto al motivo melodico è come ascoltare Mozart eseguito a una pianola. Bellissimo, ma limitato e limitante
Oggi, nelle giornate di San Valentino, vi invitiamo a un gioco. Chi sta nel riflesso del vostro orecchino? Chi, presente o perduto, permane in questo vostro punto della memoria gioiosa? E per i maschi: qual è la donna in cui vorreste restare sempre, anche come un pur semplice riflesso? Essere guardati da qualcuno che gira la testa per guardarci e per incontrare lo sguardo è centrale, nella seduzione amorosa o o in qualsiasi rapporto supportato da un'origine affettuosa. E' seduzione - al primo e forse unico sguardo - ma pure rinnovo di un patto di reciproco interesse
Il deposito prezioso risale al 1105 circa. Probabilmente è collegato alla moglie del sovrano polacco, che era nata a Ravenna. Altre 13mila monete erano state trovate, nel campo, nel 1935. Un archeologo ha chiesto a un sacerdote del luogo di essere aiutato, attraverso testimonianze e ricordi, ad individuare il punto in cui erano state rinvenute le monete, nel secolo scorso. Il prete ha accettato. E il metal detector ha iniziato a suonare
Esistono profondi elementi di continuità strutturale e formale tra l'opera di Buonarroti e la statua dell'imperatore Alessandro Severo della Collezione Farnese. Il meccanismo adottato da Michelangelo per dare potenza e ardita stabilità al suo eroe sembra ricalcare un prototipo. Tutti i punti di sorprendente sovrapponibilità tra il modello michelangiolesco e il reperto antiquario. E una certezza. La statua dell'imperatore poteva essere sia a Roma che, replicata, in altri luoghi dell'impero. Lo studio di Giovanni Cangi