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Posts published in “News”

Andrea Mantegna – I volti nascosti nelle nubi e nei dipinti

L’artista utilizzò le nubi “umanizzate” come contrappunto semantico che conferiva ai dipinti un effetto straniante. Autoritratti, cavalieri vaporosi, volti inquietanti. Ecco i codici segreti che il pittore nascose tra nembi e cumuli

Salvator Rosa, nell’antro del pittore tra streghe, demoni notturni e scheletri. I sabba

Pittore, ma anche filosofo nonché poeta e commediante. Della sua vita sappiamo molto grazie alle lettere che scriveva continuamente ai suoi amici; scrisse le Satire in cui criticò la realtà dei suoi tempi. Esplorò il mondo dell'oscurità, contribuendo a creare i fondamenti figurativi del mondo demoniaco-stregonesco moderno

Meravigliosi carillon, antichi automi che suonano al museo. Che significa Organo di Barberia?

Suoni armoniosi e movimenti spettacolari erano una rarità, nel passato. Così, per comprendere l'impressione che dovevano suscitare questi carillon, orologi musicali, pianole automatizzate e organi di Barberia, dobbiamo cancellare tv, radio e cd per immergerci in atmosfere con pochi elementi di svago. Meraviglioso era il suono. Magico. Tuttora. Accompagnato dal movimento di piccoli automi o dal getto dipinto di antiche fontane. Un grande contenitore dedicato a queste scatole e cassoni delle meraviglie è il Museum Speelklok (già Museum Van Speelklok tot Pierement) a Utrecht in Paesi Bassi. Grazie anche a restauri accurati, gli strumenti musicali, automatizzati con sistemi meccanici, suonano ancora ed è possibile sentirli, durante le visite guidate

Tavola, gatto e topo. Sapete cosa ci racconta questo quadro? Nell’articolo i simboli e i frutti

Per quanto le nature morte - che spesso, nella tradizione cristiana traggono linfa radice da elementi offertoriali - possano presentare un intrico di rinvii simbolici cristologici - in alcuni casi sono depotenziate rispetto al groviglio simbolico e, con il procedere in direzione del Settecento, divengono sempre più spesso semplici racconti di stagioni e di abbondanza.

Il significato del pipistrello nell’arte. Contagio. Leonardo li condannò per la loro sessualità

Misterioso animale notturno, il pipistrello è collegato, nell’arte dei simboli che si trasfonde nella pittura, alla notte, all’oscurità, alle forze del male. Il suo volo fratto e imprevedibile, il piccolo muso peloso dai canini acuminati, il suo permanere, durante il sonno, a testa in giù, in modo contrario agli altri animali hanno sempre motivato una visione negativa nei suoi confronti, al punto da essere ritenuto un rappresentante delle forze del male, che si oppongono alla luce divina

Caravaggio sa coinvolgerci emotivamente con i neuroni-specchio. Ecco perché l’emozione è violenta

Lo studio dei neuroni a specchio ci informa che, quando ammiriamo il Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio, noi entriamo in risonanza con esso imitandone, seppur inconsciamente, la tensione della muscolatura del corpo e del volto: siamo pertanto compartecipi della sofferenza e dello spavento del giovane, che torce il busto ed il viso per la dolorosa sorpresa. Di fatto, la semplice osservazione di una postura attiva il nostro sistema motorio, che entra in empatia con la tela.

Antonio Cifrondi, da Versailles a Brescia per dipingere mendicanti, poveri e furfanti

La sua pittura è l'esasperazione del barocco veloce, di decorazione. Aveva una tecnica rapida ma sicura. E' interessante ricordare l'episodio della scommessa vincente con i frati: mentre Cifrondi lavorava in una chiesa a Gandino, in Val Seriana, scommise con Padri del convento che, nel tempo impiegato da loro per recitare il vespro, egli avrebbe realizzato un quadro istoriato con molte figure

Scarpe e seduzione nell’antichità. Dai sandali delle cortigiane con la scritta “Seguimi” agli stivaletti colorati

Nel mondo classico la foggia delle calzature costituiva spesso connotazione tipica di ben precise categorie sociali. Le caligae chiodate, ad esempio, erano usate prevalentemente dai soldati perché ideali per le lunghe marce, mentre i calcei, simili a bassi stivaletti e spesso vivacemente colorati se indossati dalle donne, connotavano le classi più elevate (patrizi, senatori e imperatori). Le fonti tramandano che le cortigiane, invece, erano solite indossare sandali che recavano, sul lato inferiore della suola, dei chiodini disposti in maniera tale da lasciare sul terreno un’impronta con la scritta “seguimi”

Lo scrittore Victor Hugo fu un ottimo pittore. Usò, caffè, fuliggine, zolfo dei fiammiferi. Il video dei dipinti

Era capace di realizzare ricostruzioni architettoniche dettagliatissime, arabeschi e decorazione in punta di pennino, che univa poi a larghe campiture ottenute attraverso la diluizione del medium. Baudelaire, che oltre ad essere un sublime poeta, era un acutissimo critico d'arte, scrisse di Hugo-pittore: «Non ho trovato presso gli espositori del Salon la magnifica immaginazione che cola dai disegni di Victor Hugo come il mistero dal cielo. Parlo dei suoi disegni a china, perché è fin troppo evidente che, in poesia, il nostro poeta è il re dei paesaggisti.»
(Baudelaire, Curiosità estetiche, 1868 — IX Salone del 1859, Lettere al signor Direttore della rivista francese VIII)
Inizialmente i suoi lavori sono nettamente realistici, salvo poi acquisire una dimensione più fantastica con l'esilio e il suo confronto "mistico" con il mare.

"Ricordi sbocciavan le viole…" – La musica di De Andrè fu scritta 200 anni prima da Telemann

Uno dei brani più intensi firmati da De André, “La canzone dell’amore perduto” (1966) trae una profonda e sorprendente ispirazione musicale nell'Adagio del “Concerto in Re maggiore per tromba, archi e continuo” di Georg Philipp Telemann (Magdeburgo, 14 marzo 1681 – Amburgo, 25 giugno 1767). De Andrè recupera ampiamente la linea melodica di Telemann, mantenendo la presenza della tromba e sfrondando l'apparato decorativo del musicista settecentesco