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Posts published in “Pittura antica”

Sai cos’è la pittura tonale? – Definizione e analisi del concetto. Esempi pratici e confronti. Iniziale primato di Venezia

La pittura tonale è una modalità artistica di rappresentazione della realtà, attraverso la massima osservazione degli effetti cromatici e luministici, delle reciproca influenza dei colori e del rapporto tra fonti luminose colorate dominanti e fonti luminose secondarie.

Leonardo – Cos’è la prospettiva aerea e come si ottiene nel paesaggio. Gli esempi pratici

La prospettiva aerea è una modalità di rilevamento e di rappresentazione della realtà, che tiene conto del mutamento dei colori, alla distanza, e del progressivo sfocarsi delle immagini provocato dalla presenza di umidità negli strati bassi dell'atmosfera. Essa fu messa a punto, con esiti massimi, da Leonardo da Vinci. Se la prospettiva lineare ci offre semplicemente, nel campo lungo, una riduzione di dimensioni degli oggetti, progressiva, rispetto al punto di vista, la prospettiva aerea approfondisce il senso del vero, aggiungendo, al rimpicciolimento di elementi distanti, una diversa colorazione e una riduzione della marcatura delle linee che definiscono gli elementi paesistici.

Sai perchè Babbo Natale porta i doni? Chi è? Da cosa deriva? Le testimonianze della pittura

Come nacque l'immagine di Babbo Natale. Il miracolo dei doni in una tavoletta del 1437: le monete d’oro lanciate di notte da san Nicola evitarono a tre ragazze di prostituirsi. E nel 1668 l’olandese Jan Steen dipinse i bambini alla base del camino (nella foto) con le strenne portate da Santa Claus

L’unicorno nella pittura – Perché appare sempre vicino al grembo delle giovani donne?

L'unicorno era infatti considerato un animale sessualmente focoso, basilarmente intemperante nei confronti dei propri desideri sessuali. I suoi massimi appetiti si riteneva che fossero suscitati dalle ragazze, al punto che, nell'antichità si pensava che potesse essere catturando, lasciando come esca, nel bosco o in una radura, una vergine, cioè una donzella. L'immagine può essere ben compresa nella bruciante definizione che ne dà Leonardo da Vinci, all'interno degli scritti dedicati alla funzione simbolica degli animali

Il significato della scimmia nell’arte

Specchi inquietanti o divertenti dell’umanità, gli agili arboricoli appaiono nei quadri generalmente per ricordare la condizione degli uomini privi di coscienza e di cultura e preda delle pulsioni. Un viaggio alle radici che precede di millenni la scoperta darwiniana della "consanguineità". La scimmia si lega, nella pittura antica, alla sessualità perchè si masturba pubblicamente - e il suo gesto è identico a quello dell'autoerotismo umano maschile - e perchè le femmine esibiscono platealmente il posteriore al maschio con il fine di essere possedute. La gestualità, insita in questi atti, rinvia a qualcosa di estremamente primitivo, che la specie umana avverte ancora, comunque in sé.

[caption id="attachment_14399" align="aligncenter" width="326"]Un'incisione di Albrecht Dürer. La scimmia legata rappresenta gli istinti primordiali tenuti a freno Un'incisione di Albrecht Dürer. La scimmia legata rappresenta gli istinti primordiali tenuti a freno[/caption]

Testa di c., maiolica di Francesco Urbini (1536). Fu tratta da un disegno di Leonardo?

In anticipo su Arcimboldo, Francesco Urbini, realìzzò questo composito "tutto che diventa uno", nel 1536, dipingendo un volto con la giustapposizione di un considerevole numero di peni, accolti su un piatto fondo di maiolica di Casteldurante. Si ritiene che questi giochi di composizione possano essere fatti risalire all'epoca di Leonardo, soprattutto come elementi giocosi

Il significato degli animali nell’arte. Il corvo che dice “domani”

Sant’Agostino, alludendo al termine “cras”, che ricorda il verso del corvo, sostiene che “il peccatore ripete incessantemente: domani, domani, cras, cras! Ma ‘domani’ si prolungherà in eterno. Dio che promette la salute all’anima penitente non ha rinviato a domani il peccatore… Il peccatore attende, egli attende per sempre e infine arriva per lui il giorno fatale, quello che non ha più un domani. Vanamente, grida allora come il corvo: cras, cras, domani, domani”.

Vermeer – Psicologia, perché siamo attratti dalla Ragazza con l’orecchino di perla?

La potenza sviluppata da quell’icona si basa sul comportamento della giovane donna, che presentandosi quasi di spalle, ruota il collo, guardando quello chi sta dietro di sé e abbandonando poi la pupilla in uno spazio trasognato. Girare la testa non appartiene alla tradizione posturale della donna. Ne rappresenta un’eccezione amorosa, giustificata esclusivamente da un intenso interesse suscitato dal maschio.

Al Met aperta grande mostra dedicata a De Pareja, schiavo africano di Velázquez e ottimo pittore

Qualche anno dopo aver raffigurato il suo modello e collega in modo così orgoglioso e ricco d'affetto e d'ammirazione, Velázquez firmò un contratto di manomissione che avrebbe liberato Pareja dalla schiavitù nel 1654. Da quel momento in poi, Juan de Pareja lavorò come pittore indipendente a Madrid, realizzando ritratti e dipinti religiosi

Chi era davvero la ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer

La fama del ritratto ha raggiunto a tal punto le proporzioni del mito che si è tentati di definire quest’opera, sempre misteriosa, di Vermeer la “Gioconda olandese”. La scheda, l'analisi, i passaggi di proprietà, la tecnica, l'impaginazione, i connotati psicologici, gli elementi di coinvolgimento emotivo dello spettatore, la biografia analitica di Vermeer e tutte le sue opere