A questa Madonna con Bambino di un santuario piemontese la tradizione attribuiva il miracoloso potere di far rivivere per un istante i bimbi morti alla nascita, così da consentir loro il conferimento del battesimo scongiurandone la condanna alle tenebre del limbo. La ricostruzione del rito avversato dalla Chiesa
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La bellissima Giulia Farnese fu ritratta dal Pintoricchio nella veste della Vergine Maria adorata da Alessandro VI. Poiché tutti sapevano che il pontefice e la donna erano amanti, il dipinto venne tenuto nascosto. Fino a quando i Gonzaga non spedirono a Roma un abile “reporter” votato allo scoop…
La guerra delle immagini portò nel 1810 in America latina il plotone d’esecuzione al cospetto di una tela che raffigurava la Madonna di Guadalupe, simbolo del meticciato. Le vicende esplosive della pittura devozionale, tra Vergini armate e Signore apocalittiche
L’invenzione grafica della traiettoria come racconto del moto nello spazio e nel tempo avviene nel Rinascimento. Leonardo vi ricorse disegnando uccelli in volo e proiettili di bombarda
Nel ritratto del cavaliere Secco Suardo, ambasciatore a Venezia dal 1545, il nobiluomo indica palesemente un elegante braciere, posto su una colonna. L’immagine-rebus è senza dubbio quella di “Su-ardo”, che viene rafforzata semanticamente dall’iscrizione, configurata come un’impresa araldica in caratteri latini: “Et quid volo / nisi ut ardeat?”. Il tema del fuoco (e del verbo ardere) riferisce l’impresa a un versetto evangelico (Luca, XII, 49) riguardante la missione di Cristo in terra: “Ignem vidi mittere in terram; et quid volo nisi ut accendatur” (Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!)
Bernardelli Curuz porta a un episodio dell'Eneide il significato di una misteriosa incisione di Marcantonio Raimondi, un vero rebus nella storia dell'iconologia. Addentriamoci nell'opera per capire cosa sta effettivamente accadendo ai due personaggi femminili. Il grande amore di Didone per Enea
Una devastante situazione economico-sociale, lo sviluppo di una letteratura grottesca che trasformò il povero in un’icona romanzesca. Migliaia di incisioni e di quadri in circolazione. Così i ricchi appesero nei palazzi le immagini dei poveri. Per divertirsi, per meditare e sentirsi favoriti dalla fortuna. Ecco come nacque quella moda lontana e come si sviluppò in direzione della pittura di realtà, che, ai tempi di Pitocchetto, invitava all'assistenza e proclamava la centralità del lavoro, come strumento di salvezza
Sostenuto dal padre e dotato, come Raffaello, di un innato talento naturale, Albrecht è un vero prodigio, anche per quei tempi, in cui le carriere erano accelerate dalla necessità di combattere contro la tirannia del tempo