Un movimento innovativo che modificò il rapporto dell’arte con la tradizione, passando dal rifiuto propugnato dalle avanguardie ad una riconsiderazione, sia pure “laterale”. Enrico Giustacchini intervista Ida Gianelli
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Truck Art Project è un progetto originale di mecenatismo artistico guidato dall'uomo d'affari e collezionista spagnolo Jaime Colsa e curata da Óscar Sanz. Tra gli artisti, provenienti soprattutto dal mondo della Street art, Javier Arce, suso33, Abraham Lacalle, Marina Vargas, Javier Calleja, Daniel Muñoz e Okuda San Miguel. Destinata a comporre una collezione privata di arte contemporanea, l'iniziativa è diventata un dinamico museo in movimento sulle strade poichè le opere sono dipinte sui teloni o sulle strutture metalliche che coprono cassoni e rimorchi.Ecco come trasformare, in modo spettacolare, i veicoli commerciali in autentici monumenti
Anja Ganster (1968) è un'artista che vive ed opera tra la Germania e la Svizzera e che produce ottime opere con i colori che hanno il legante ad acqua. Stiamo parlando dello "spinoso" acquerello e della tempera. Ganster ha risolto i problemi di staticità e di opacità dei medium attraverso una moltiplicazione della scioltezza del polso, in grado di intervenire con pennellate in dissolvenza, che rendono contemporanea queste tecniche che leghiamo spesso alla più statica pittura antica. Il gioco tra luce ed ombra vive nel contrasto tra interni di case o di uffici e grandi finestre che abbacinano lo spettatore
Riesce a creare quadri-collage, in monocromi contemporanei, con grande realismo, utilizzando ritagli di vecchi jeans. L'intensità diversa delle tinte e il lieve mutamento di tonalità che viene sia dalla fonte di produzione della stoffa che dal consumo creano infatti un'infinita varietà di toni che sono in grado di coprire la ricostruzione di ogni scenario. Denimu (Ian Berry), artista britannico, trasferitosi Svezia, crea opere d'arte utilizzando esclusivamente denim - cioè stoffa jeans - di scarto. Nel 2013, Denimu è stato indicato tra i "30 sotto 30" artisti influenti nel mondo.
DOGGO è il titolo della prima mostra istituzionale dell'artista John Russell al di fuori della Gran Bretagna. L'esposizione svizzera di Kunsthalle Zürich presenta sei dipinti recentemente realizzati, tutti lunghi tra i 8 e i 17 metri, e appositamente adattati allo spazio galleria. L'allestimento comprende anche nove nuove sculture, una serie di disegni e una pellicola di lungometraggio di recente produzione. La mostra è accompagnata da DOGGO, il nuovo libro di John Russell pubblicato a Miami. Le opere mostrate a Kunsthalle Zürich, come la maggior parte delle attività di Russell, sono difficili da inserire in una classificazione. Lo spettatore ne è sopraffatto. John Russell - nato nel 1963 - vive e lavora a Londra
Così il giovane Klee definiva l’Italia al termine del lungo viaggio di formazione nel nostro Paese. Un viaggio segnato da incontri decisivi con i grandi maestri, come ci rivela il suo epistolario di recente ripubblicato
Rob Gonsalves è un pittore canadese che si colloca in un punto di contatto tra il realismo magico e il post-surrealismo. Figlio di zingari rumeni che avevano deciso di cambiare vita e di emigrare in Canada alla ricerca di stabilità, Rob è nato a Toronto, in Ontario, nel 1959. Durante la sua infanzia, Gonsalves ha dimostrato un'intensa inclinazione alla creatività, utilizzando vari mezzi espressivi. A dodici anni ha compreso che la propria strada poteva essere quella dell'architettura. Case, edifici stabili. Era il superamento della cultura di origine, in direzione di un mondo radicato.
Dopo aver visto le opere di Dalí e di Tanguy, Gonsalves ha iniziato i suoi primi dipinti surrealisti. L'approccio al "realismo magico" di Magritte e alle illusioni prospettiche di Escher è stato un punto di partenza importante. Nei suoi anni post-universitari, Gonsalves ha lavorato a tempo pieno come architetto, dipingendo anche murales trompe-l'oeil e scenografie teatrali. Intensa, come vedremo nel filmato, anche l'attività nell'ambito della pittura di cavalletto.
Xue Mo è nata nel 1966 nella Mongolia Interna. Ha studiato arte, e dopo avere ottenuto la laurea presso la Facoltà di Belle Arti di Meitan, ha insegnato alla Scuola di Belle Arti di Pechino per molti anni. Attualmente vive e lavora a Pechino ed è dedicato esclusivamente alla pittura. Ha esposto a Pechino, Singapore, Hong Kong, Los Angeles e Vancouver. Buona parte del Corpus dei suoi dipinti è dedicata al ritratto. Soprattutto donne divine, senza alcun turbamento, immortali, che nascono dal contesto del recupero del ritratto italiano del Rinascimento
Danilo Buccella, consapevole e raffinato cultore del noir, dipinge inconfondibili scenari notturni pervasi dall’inquietudine e donne in bilico tra seduzione ed orrore, in un’atmosfera densa di riferimenti letterari e cinematografici. Stile lo ha intervistato