Van Gogh e il disegno. Per l'artista fu non solo un esercizio fondamentale, ma il tratto grafico fu persino trasfuso, a livello di pittura, attraverso le ben note segmentazioni delle linee, presenti nei suoi dipinti. Si può pertanto affermare che Van Gogh non si staccò dalla pratica disegnativa, trasformandola in un intervento fondante della sua espressione anche in ambito pittorico.
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La nuova pittura fu un fenomeno soprattutto borghese per linguaggio, soggetti dei quadri ed estrazione sociale degli autori. Molti ebbero il sostegno della famiglia nell’accostare la professione creativa. I profili economici di partenza degli artisti e le eccezioni di Pissarro e Renoir
Nell’autunno del 1881, Pierre-Auguste è in crisi. La scelta impressionista gli va stretta, ormai. Decide così di mettersi in viaggio per il Belpaese. S’innamora della grande tradizione veneziana, degli affreschi di Pompei. Il genio di Raffaello lo manda in estasi. Al ritorno, la sua pittura non sarà più la stessa
Tutti lo conoscono come il più “giapponese” dei Nabis. Poi quel giovane artista, esponente di spicco del movimento dei “Profeti”,
comincia a scalpitare. Dipinge quadri dove il colore lievita dai recinti della forma. La visione del reale si illumina dei lampi della memoria e del sogno, oltre lo spazio e il tempo. Finché Pierre Bonnard se ne fugge lontano dai clamori delle avanguardie,
per dedicarsi anima e corpo alla missione di rendere “vivente la pittura”
Dagli albori del neoclassicismo accademico, alle istanze sul vero, sino alle prime tematiche simboliste. Un volume Electa indaga le specificità della pittura del XIX secolo a Venezia e dintorni
Sgarbi ricostruisce le linee fondamentali della scoperta dell’io e dell’anima nella pittura tra ’500 e contemporaneità. “L’uno e il nessuno” in una grande mostra che esplora il concetto sofferto d’identità
Andrea Baboni presenta su Stile una serie di disegni del maestro livornese mai pubblicati prima, tra cui un eccezionale studio per "L'assalto alla Madonna della Scoperta", forse la più bella scena di battaglia dipinta nell'800
Perché i colori “sbagliati” di Matisse e Derain ci emozionano tanto? E perché nei quadri “tutti blu” di Pablo Picasso la riconoscibilità del soggetto non è compromessa dall’uso di un’unica cromia? Una nuova scienza, la neuroestetica, studia il rapporto tra l’arte e la mente umana