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Posts published in “Pittura dell’ottocento”

Messaline, Cleopatre, Sabine discinte, schiave, ragazze alla toilette. Ottocento e pretesti colti per uomini. Video

Il suo obiettivo in questo momento era vincere il Premio di Roma, il cui prestigio era molto alto tra i giovani artisti dell'epoca. Nel 1870 si presentò al premio con la morte di Messalina. Il suo tentativo fu inutile. Nel 1873, vinse il secondo gran premio con Super Flumina Babylonis, che lo stato acquistò e inviò a Saint-Gaudens. L'artista ha poi assicurato il suo riconoscimento con dipinti di storia. In molti casi una storia un po' malandrina, in quanto non manca di venire incontro agli episodi piccanti del passato. Bel pretesto per non offendere la moralità e dipingere scene molto sensuali.

Aline Charigot, moglie e musa di Renoir. Con lei scoprì il nudo e un’attrazione altissima. Il video

A differenza delle modelle professioniste, che venivano dal mondo di mezzo in cui si fondeva opportunismo, prostituzione o ricerca di un ricco da cui farsi mantenere, Aline aveva il candore evidente di chi cresce all'interno di un contesto di forte moralità. E ciò sembrava contrastare con le sue forme eccessive e con una carica erotica non conscia, ma ancora coperta dal candore di ragazzina. Renoir fu travolto da eros e sentimento e con lei scoprì la dimensione della pittura di nudo. In ogni opera in cui Aline appare senza veli si avverte, da parte del pittore, l'ammirazione assoluta e l'amore per quella donna, che restava pura come una adolescente pur essendo, eccessivamente donna. Non può sfuggirci, osservando i dipinti con quale affetto assoluto l'artista accarezzi le sue forme, le conduca all'interno di se stesso, trasformando l'oggetto del proprio amore in un'autentica dea

I treni di Monet. Neve e fumi. Perchè li dipinse? E che significato hanno nell'Impressionismo? Il video

Nel quadro in copertina avvertiamo, senza rendercene immediatamente conto, la verità sensoriale della scena. Sentiamo il freddo umido della neve e il calore odoroso di carbone della macchina, rabbrividiamo per la galaverna sugli alberi, ci consoliamo a fronte dei fari gialli del treno, che forano un paesaggio greve di foschia. Fari e fumo che entrano in contrasto, nel nostro orizzonte sensoriale, con l'acciaio freddo, incrostato di ghiaccio, disumano, della locomotiva e del convoglio.
Monet dipinse diverse volte i treni sia nell'atmosfera vagamente turneriana della stazione di Saint Lazare che all'aperto, cogliendo soprattutto vapori e fumi e introducendo il movimento nei paesaggi immoti.

Charles Baudelaire, disegni e poesie dominati dalla figura selvaggia dell’amatissima Jeanne

Il poeta la incontra nel 1842. Una storia d’amore tempestosa e infinita che, tra alti e bassi, segna i successivi vent'anni della vita e le poesie del poema maledetto. Lei c'è in ogni luogo, in ogni pensiero, in ogni figura femminile. Lei appare anche in alcuni ritratti, disegnati a penna dal poeta. il legame tormentato e irrinunciabile proseguirà almeno fino al 1861. Poi silenzio. Si dice che lei sia morta di sifilide nel 1842, poco più che quarantenne. Ma la notizia sarà smentita dal suo vecchio amante, Nadar, che dirà di averla vista claudicante, sulle stampelle, nel 1870.

Il ritratto ovale di Edgard Allan Poe. Quando e perchè la pittura uccide. La trama, l'analisi il video

Era la lotta tra la natura - e la verità oggettiva del mondo - condotta dall'umanità, con uno sforzo prometeico. L'uomo era in grado di ricreare, entrando in conflitto con il principio stesso delle cose. E' per questo che, in numerosi necrologi o lapidi dedicate a pittori del passato, veniva sottolineato il fatto che la natura stessa fosse stata invidiosa del pittore o dello scultore defunto per l'abilità con la quale quest'ultimo aveva sottratto i segreti della materia. .
Il tema dell'immagine di posa e del suo doppio reale, oggetto di numerose esplorazioni letterarie, soprattutto durante l'Ottocento - in cui confliggevano positivismo, romanticismo, spiritualismo, spiritismo - anima "Il ritratto ovale (The Oval Portrait)", storia breve di Edgar Allan Poe, scritta nel 1842

Il pittore delle notti, del mistero e del sogno. Alphonse Osbert e gli spiriti. La vicinanza ai Rosacroce. Video

L'amicizia con i poeti simbolisti e con il pittore Puvis de Chavannes, lo induce ad abbandonare il suo approccio naturalistico e dipingere visioni interne, sogni, idee eterne richiamate in simboli pittorici. Ispirato da Puvis, ha semplificato le forme del paesaggio, che servivano da sfondo per figure statiche e isolate dissolte in luce misteriosa. Grazie alla combinazione di stesure a piatto a una tecnica pointilliste, tratta da Seurat, - che era amico del suo vecchio insegnante, Lehmann - smaterializza le forme e aggiunge luminosità

Magia e occultismo nell'arte. Streghe, notte, spettri, spiriti-guida tra Ottocento e avanguardie storiche

I rapporti tra le correnti esoteriche in voga tra il 1860 e gli anni immediatamente successivi al primo conflitto mondiale, in particolare tra il pensiero magico-irrazionalista e la sua influenza sulle arti figurative europee.
Suddivisa per suggestive sezioni tematiche, la mostra ha dispiegato una vasta costellazione di espressioni artistiche che evidenzieranno quanto il pensiero esoterico abbia influenzato sia gli sviluppi del Simbolismo europeo sia, in molti casi, la nascita stessa delle avanguardie storiche. Il tutto confluito nella mostra e nel catalogo di Palazzo Roverella

Fai clic. L’amore ai tempi di Tranquillo Cremona. Ingrandisci lo sguardo sognante di lei. Baci e tenerezza

Tranquillo Cremona con Il falconiere - 1863, 77x90 -  olio su tela, realizza un dipinto in cui il simbolo, l'aneddoto e l'osservazione psicologica offrono una deliziosa ripresa dello stereotipo "Uomo cacciatore, donna preda".  Un'immagine che oggi ci appare sempre più come una convenzione arcaica tra i due sessi. Eppure nell'ardente e divertito quadro dei due amanti che si abbracciano all'ombra di un rapace c'è ben di più. La meraviglia dello sguardo sognante di lei, che dischiude orizzonti infiniti, accanto all'apparente cinismo del falconiere. Il falco è certo un rapace, ma veicola, a livello simbolico, anche l'idea dell'organo sessuale maschile

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Perchè Tolstoj voleva gettare sul rogo i quadri di Leonardo, Michelangelo e Raffaello

Ma ormai mi ero accorto che anche l’arte è un inganno. M’era chiaro che l’arte è un abbellimento della vita, un allettamento a vivere... Ogni aspetto della vita, riflettendosi nella poesia e nelle arti, mi aveva procurato gioia. Mi rallegrava osservare la vita nello specchio dell’arte; ma quando cominciai a ricercare il senso della vita, questo secondo specchio divenne inutile, superfluo e grottesco, o addirittura tormentoso. Mi era impossibile confrontarmi con ciò che vedevo in esso: perché vedevo soltanto che la mia situazione era stupida e disperata. Mi era stato facile rallegrarmi quando nel profondo dell’animo credevo che la mia vita avesse un senso… ma quando riconobbi che la vita è assurda e spaventosa, il gioco allo specchio non poté più svagarmi