Opere dipinte nella sala del museo poche ore prima dell’apertura o correzioni cromatiche per bilanciare il proprio quadro adattandolo all’ambiente. Ecco perché Turner aggiunse un punto rosso a un quadro di marina. La costante considerazione delle influenze della luce- colore
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Queste immagini di notti ampie e piene di stelle le leghiamo immediatamente ad un momento magico passato con lui e con lei. L'amore, infatti, sfida il cielo e ci fa sentire straordinariamente forti a fronte di un paesaggio che ad un depresso ispirerebbe invece solo un senso di desolazione e di distanza. Il sentimento intenso ci fa sentire fortissimi. Insieme - senza che nessuno disturbi l'essere coppia - e geneticamente fortissimi, indistruttibili. Ciò prescrivono, insieme, la natura e la cultura. Non abbiamo bisogno se non dell'altro/a che ha bisogno di noi. E' un sentimento grande, che annulla ogni angoscia universale e che è in grado di potenziare la bellezza di questi spettacoli sublimi. Ricordare un nostro momento, dipingendolo, come sappiamo fare. Il tutorial ci insegna qualche piccolo trucco. E non importa se qui l'insegnante usi l'acquerello. I risultati, con qualsiasi tecnica, saranno apprezzati soprattutto dal nostro cuore
Un frutto cromaticamente intenso e perfetto, nella sua forma. Esso ci consente di fare i conti pittorici con la sua polpa tenace all'esterno e morbida all'esterno; con i lumi e le parti che sembrano traslucide. Un ottimo esercizio non solo finalizzato alla creazione di nature morte o di gigantesche immagini perla street art, ma una delle prove tecniche che ci consentono di ottimizzare le stesure.
Come nella Gazza di Monet, Pissarro prepara un fondo rosa-beige, prima di intervenire sul quadro a livello d'opera d'arte. La preparazione chiara ha il fine di aumentare la luminosità del quadro, interferendo con esso dal basso e riportando in superficie un magico lucore, suggerendo i colori rosati che giungono dalla rifrazione della luce del sole negli strati più prodondi della neve. Analoga è la procedura seguita dai due pittori per rendere la superficie dei due edifici, in entrambi i quadri. Il colore del muro laterale della casa e della piccola struttura in muratura è quello della preparazione iniziale, appena ritoccato
Oggi il risultato del lavoro di grisaille sarebbe chiamato monocromo grigio o se lo riferissimo alla fotografia, bianco e nero. Il procedimento, fu adottato soprattutto dal XIII secolo dai cistercensi per le vetrate delle loro abbazie, ma la tecnica è stata poi estesa anche alla carta e alla tela. San Bernardo - monaco, abate e teologo francese dell'ordine cistercense, fondatore della celebre abbazia di Chiaravalle e di altri monasteri - aveva chiesto che ogni apparato illustrativo o decorativo, nelle chiese, fosse ridotto al minimo per evitare dispendi economici
Gli effetti erano ottenuti a tempera, con stesure cromatiche che potevano imitare perfettamente la pietra bianca quanto preziose lastre policrome. Nel caso del marmo si procedeva a una stesura giallo-perlacea di fondo, con l'inserimento di colpi di rosso e una punta lievissima di blu e di nero, steso con linee frante, per completare la quadricromia e delineare le venature
Il vento crea nel deserto rocce nude con forme acute e schegge taglienti, incise e lavorate dalle raffiche e dune di sabbia dette anche “sabbie che cantano” per il suono che il vento produce al suo passaggio.
Le linee sinuose e grezze della scultura ricordano, da un lato la purezza della cresta delle dune, e nello stesso tempo, le rocce irregolari incise dal vento.
Contrasti di linee e superfici.
I fili metallici che tessono pietra, quasi a bloccare questo movimento, diventano a loro volta fili che vibrano, il sibilo del vento.
E la pietra si trasforma in strumento musicale, che ricorda un’arpa o lo stesso Oud, definito dagli arabi “il sultano degli strumenti musicali”.
La scultura è un’insieme di vibrazioni, segni, scalfitture, fratture, cuciture: è una danza elegante che tesse l’opera.
Il bozzetto in argilla, che in questo caso appare rifinito in tutte le sue parti, rappresenta nella genesi di una scultura in marmo la fase principale, perché in esso è racchiusa l'idea, l'idea prima dell'artista che si plasma lentamente e armoniosamente nel duttile e obbediente materiale.
L'underdrawing è un termine inglese che significa "sotto-disegno". In italiano potrebbe essere tradotto come di disegno preparatorio o sottotraccia. Esso è il vero progetto esecutivo del dipinto, l'elemento grafico che determina proporzioni, grandezze e distanze, presiedendo alla stesura dell'opera, secondo metodi accademici o classici. L'underdrawing viene trasferito sull'imprimitura - la preparazione in gesso e colla animale - della tela o della tavola, con il fine di guidare il pittore, che seguirà più o meno fedelmente la traccia disegnativa, durante le fasi di colorazione del dipinto
Un piccolo labirinto. Spesso una meravigliosa, morbida "scultura". Il padiglione auricolare umano, sotto il profilo della conformazione è per certi aspetti simile a una chiocciola sezionata.Le diverse parti contribuiscono perfettamente a fare di questo "imbuto dei suoni" un percorso labirintico che cattura le vibrazioni, le convoglia, le amplifica e le inserisce nell'orecchio interno, per ppi inviarli ai centri super-specializzati del cervello. Forse non ci siamo mai soffermati ad osservare un orecchio in questo modo. Ma la pittura aiuta ad osservare il mondo in modo nuovo e - come diceva Leonardo, che si definiva un uomo d'arte e non di scienza - attraverso lo sguardo scientifico. L'orecchio, per la complessità della forma, per il colore e per le ombre è una delle parti del corpo più difficili da disegnare e dipingere. Osservando le immagini impareremo perfettamente a realizzarlo, grazie all'aiuto del pittore Scott Waddell