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Come vengono rappresentate Fede, Speranza e Carità?




Francesco Stanga su modello di Giovanni Franceschetti, La Fede, 1834-1836, pietra di Botticino, Gussago (Bs), timpano della chiesa parrocchiale
Francesco Stanga su modello di Giovanni Franceschetti, La Fede, 1834-1836, pietra di Botticino, Gussago (Bs), timpano della chiesa parrocchiale

 
Francesco Stanga su modello di Giovanni Franceschetti, La Spernza, 1834-1836, pietra di Botticino, Gussago (Bs), timpano della chiesa parrocchiale
Francesco Stanga su modello di Giovanni Franceschetti, La Spernza, 1834-1836, pietra di Botticino, Gussago (Bs), timpano della chiesa parrocchiale

Francesco Stanga su modello di Giovanni Franceschetti, La Carità, 1834-1836, pietra di Botticino, Gussago (Bs), timpano della chiesa parrocchiale
Francesco Stanga su modello di Giovanni Franceschetti, La Carità, 1834-1836, pietra di Botticino, Gussago (Bs), timpano della chiesa parrocchiale

 
 
Per la dottrina cristiana le virtù teologali consentono all’uomo di avvicinarsi a Dio. Esse sono tre ed assumono un evidenza trinaria, consentendo all’umanità di proiettarsi nel mistero più alto. In origine le  tre virtù teologali – Fede, Speranza e Carità – sembrano assumere caratteristiche simili alle tre grazie, in quanto agiscono insieme per la felicità dell’uomo che si pone al di là della giornata terrena. Sono sempre rappresentate come giovani e avvenenti figure femminili. Alle statue che le rappresentano viene assegnato spesso il ruolo iconografico di sormontare la facciata delle chiese. La Fede è posta al centro, con gli attributi del calice e della Croce. Accanto a sè, la Fede reca la Carità – molto spesso rappresentata come una giovane che allatta – e la Speranza, che reca l’attributo di una catena metallica e di un un’ancora, a dimostrazione, da un lato dell’attesa dell’Unione a Dio in un approdo che non lascia il fedele in preda delle onde, ma al tempo stesso – attraverso la catena sollevata – richiama alla necessità di abbandonare ogni vincolo per giungere all’incontro con il Signore