Press "Enter" to skip to content

Elisa Rachele Zanotti conquista Roma dopo aver vinto il Premio Nocivelli '15


Dal 7 al 22 settembre – inaugurazione Mercoledì 7 settembre alle 18.30 – alla galleria 28 Piazza di Pietra di Francesca Anfosso la mostra personale MM to CM dedicata a Elisa Rachele Zanotti, vincitrice della VII edizione del Premio Nocivelli.

Elisa Rachele Zanotti, Negativo A 6. L'opera vincitrice assoluta del premio Nocivelli.
Elisa Rachele Zanotti, Negativo A 6. L’opera vincitrice assoluta del premio Nocivelli ’15

 
La chiesa della Disciplina, a Verolanuova, in provincia di Brescia, in cui è stata allestita la mostra delle opere finaliste del Premio Nocivelli
La chiesa della Disciplina, a Verolanuova, in provincia di Brescia, in cui è stata allestita la mostra delle opere finaliste del Premio Nocivelli. A sinistra: un ritratto ricorda la figura dell’imprenditore Luigi Nocivelli

I membri della giuria del premio. Al centro Maddalena Nocivelli e a destra la presidente Silvia
I membri della giuria del premio. Al centro Maddalena Nocivelli e, a destra, Silvia Grandi, presidente della giuria 2015

 

Foto di gruppo con alcuni vincitori del Premio Nocivellli 2015 e i docenti universitari o delle accademie nazionali che sono stati chiamati a comporre la giuria
Foto di gruppo con alcuni vincitori del Premio Nocivellli 2015 e i docenti universitari e delle accademie nazionali che sono stati chiamati a comporre la giuria

Elisa Rachele Zanotti con Negativo A/6 è stata proclamata vincitrice assoluta del Premio Nocivelli 2015, dopo essersi aggiudicata, nella fase finale, il primo premio della sezione pittura.  Il presidente di giuria della settima edizione era Silvia Grandi, professore di storia dell’arte contemporanea dell’Università di Bologna e ricercatrice presso il Dipartimento delle Arti. Facevano parte del comitato della giuria: Piero Baggio, presidente della Fondazione Palazzo Pretorio – Cittadella di Padova; Domenico Quaranta, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera e all’Università Carlo Bo di Urbino, critico e curatore d’arte contemporanea; Giovanna Ricotta, artista e docente di disegno all’ACME Accademia di Comunicazione Multimediale Europea a Milano e Giuseppe Virelli, ricercatore presso l’Università di Bologna nel Dipartimento delle Arti.
 
Di seguito,  l’intervista alla vincitrice
Elisa Rachele Zanotti _ Fotografia Personale
Iniziamo con un “autoritratto”
Sono nata a Brescia il 9 maggio 1990. Fin da piccolissima all’apertura di ogni quaderno o agenda sono sempre rimasta affascinata dai fogli
per le loro forme apparentemente semplici, ma sopratutto per le loro perfezioni ed imperfezioni
dovute alla stampa. Qui la precisione è affidata allo strumento meccanico, dove la ripetizione dello
stesso soggetto non è sempre precisa: può creare sbavature o altri piccoli difetti. Un bel giorno ho
così deciso di iniziare prendere il posto della macchina e di provare ad ingannare l’osservatore che,
guardando la mia opera, non vedrà altro che un semplice foglio strappato da un quaderno.
Il mio lavoro si basa sulla ripetizione ossessiva di un soggetto in tutte le sue forme. E composta da
pochi elementi, i materiali sono semplici, utilizzo molto la geometria e il cromatismo è limitato.
Ottengo così degli oggetti formati dalla ripetizione e variazione di forme pure e semplici. Per molti
questo è minimalismo, per me è semplicemente quello che amo fare. Amo le forme semplici, pulite
e lineari, in arte come nella vita.
Nell’ambito dell’arte, della filosofia, della politica, del cinema o della letteratura chi e quali
opere hanno inciso, in modo più intenso, sulla sua produzione? Perché?
Non credo che ad aver influenzato la mia produzione sia stato qualcosa o qualcuno in particolare,credo piuttosto che sia tutto quello che ho studiato, visto e vissuto ad averlo fatto. Anche seinconsciamente e in modi differenti, ognuno di noi assorbe stimoli dal mondo che lo circonda,passato e presente. Amo l’Acropoli di Atene quanto le architetture di Frank Lloyd Wright e quelle di
Renzo Piano. Non posso fare a meno della plasticità dei corpi Michelangioleschi, ma anche dei
macabri dipinti di Francis Bacon. Adoro la sensibilità e il senso estetico di Wolfgang Laib, ma
anche la forza di Niki de Saint Phalle, così come il meraviglioso mondo dell’animazione digitale nei
cortometraggi e lungometraggi Pixar, o dei film in stop-motion Burtoniani. Mi piace farmi
coccolare dalle melodie di Danny Elfman e dal mondo dell’illustrazione di Ana Juan, ma più di tutti
forse è Amedeo Modigliani ad avermi spinta fin qui con le sue parole: “Il tuo vero dovere è di
salvare il tuo sogno”.
Può analizzare nei temi e nei contenuti l’opera da lei realizzata e presentata al Premio
Nocivelli, illustrando le modalità operative che hanno portato alla realizzazione?
Il mio intento è di riprodurre i fogli di quaderni e agende varie nella maniera più fedele possibile
utilizzando tecniche diverse. Le misure di questi possono essere reali o ingrandite in scala. Per ogni
lavoro scelgo accuratamente la tecnica da utilizzare e l’esecuzione non è così immediata come può
sembrare. Per ogni strumento che utilizzo infatti, studio i vari effetti che potrei ottenere, per poi
scegliere la tecnica che sembra adeguarsi di più a quello che voglio riprodurre. In “Negativo A6” ho
voluto rappresentare il negativo di un normalissimo foglio di protocollo a righe in formato A6,
invertendo il ruolo del materiale. Servendomi della carta carbone ho così utilizzato il foglio non
come base su cui disegnare ma come strumento di disegno, e lo stesso strumento di disegno è
diventato anche l’opera stessa. Un disegno che ritorna alla sintesi e una fusione di segni che
predispone delle griglie progettuali piene delle mie emozioni, ma che aspettano voi per essere
riempite di senso.
Indirizzo mail
elisa.rachele.zanotti@virgilio.it