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Filippino Lippi. L'Annunciazione di San Gimignano




[box type=”note” ]Filippino Lippi. L’Annunciazione di San Gimignano
San Gimignano, Pinacoteca
13 giugno – 2 novembre 2015
Orari
13 giugno –  30 settembre: tutti i giorni 9:30 – 19:00
1 ottobre – 2 novembre: tutti i giorni 11:00 – 17:30
Ultimo ingresso mezz’ora prima l’orario di chiusura della mostra
Ingresso alla Pinacoteca Civica, valido anche per la visita della mostra, del Palazzo Comunale, della Torre Grossa, del Museo Archeologico, della Spezieria di santa Fina e della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”:
€ 7,50 Intero;
€ 6,50 ridotto:
Informazioni
prenotazioni@sangimignanomusei.it
call center info e booking 0577/286300
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[googlemap src=”” align=”alignright” ]Dal 13 giugno la Pinacoteca di San Gimignano ospita una mostra dedicata al pittore fiorentino Filippino Lippi (1457c. – 1504). La mostra ha preso spunto dall’’Annunciazione, opera realizzata dall’artista in due tondi distinti raffiguranti l’uno l’Angelo Annunziante, l’altro l’Annunziata così come gli era stato richiesto dai Priori e Capitani di Parte Guelfa per il Palazzo Comunale di San Gimignano, che gliela commissionarono nel 1482.
Curata da Alessandro Cecchi, come il catalogo edito da Giunti arte mostre musei, grande studioso e conoscitore della pittura italiana, in particolare fiorentina del ‘500, oltre che curatore della fortunata mostra Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400 (Scuderie del Quirinale, Roma, 2011), l’esposizione è promossa dal Comune di San Gimignano e dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi.
E’ la seconda occasione che vede queste istituzioni riunite in un progetto di valorizzazione della collezione della Pinacoteca di San Gimignano che danno vita a piccole esposizioni temporanee di grande qualitĂ , prendendo spunto da una delle opere che la compongono per approfondirne lo studio e diffonderne la conoscenza e il valore . L’anno passato fu la volta della pala con la Vergine Assunta tra i Santi Gregorio Magno e Benedetto del Pinturicchio attorno alla quale ruotò la mostra di grande successo di pubblico e critica, mentre quest’anno protagonisti del progetto espositivo sono questi due tondi dipinti tra il 1482 e il 1484 per la Sala dell’Udienza dei Signori.

Filippino Lippi -Studi per la figura di un Santo inginocchiato con un pastorale e per una figura in piedi con turbante  Punta metallica, con lumeggiature di biacca su carta preparata in colore grigio, mm 239 x 248 Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, inv.171
Filippino Lippi
– Studi per la figura di un Santo inginocchiato con un pastorale e per una figura in piedi con turbante
Punta metallica, con lumeggiature di biacca su carta preparata in colore grigio, mm 239 x 248
Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, inv.171

Figlio del noto pittore Filippo Lippi, Filippino nacque a Prato nel 1457. Giovanissimo entrò nella bottega di Sandro Botticelli, che seguì a Roma agli inizi degli anni Ottanta per aiutarlo nella realizzazione degli affreschi della Cappella Sistina. In quegli stessi anni Filippino iniziò a ricevere commissioni illustri e il suo stile, seppure di ascendenza botticelliana esplicita nell’insistito linearismo complesso e vibrante, risentì dell’eco della pittura fiamminga, come possiamo ben ammirare nelle opere in mostra. Nella primavera del 1483 infatti da Bruges era giunto a Firenze il Trittico Portinari di Hugo Van der Goes, opera che – esposta nell’altare maggiore della chiesa di Sant’Egidio – portò un sentito vento di rinnovamento e divenne oggetto di grande fascino e studio per tutti gli artisti fiorentini ed in particolare per i piĂą giovani come Filippino. Non possiamo non cogliere nei due tondi di San Gimignano l’attenzione a proporre in modo attento brani di natura e di realtĂ  che trovano puntuali riferimenti nell’Adorazione dei pastori dell’artista fiammingo, oggi alla Galleria degli Uffizi.
In mostra assieme ai due tondi di Filippino, ripresentati vicini come dovevano essere originariamente al loro ingresso nella collezione della Pinacoteca, sono esposti anche disegni di grande qualitĂ  di mano del pittore, curati in ogni dettaglio, provenienti dal Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi e riferibili sempre agli anni 1482 – 1484.
Filippino Lippi Annunziata, 1483-84. San Gimignano, Civici Musei, Pinacoteca. Filippino Lippi Virgin Annunciate, 1483-84. San Gimignano, Civici Musei, Pinacoteca
Filippino Lippi
Annunziata, 1483-84. San Gimignano, Civici Musei, Pinacoteca.
Filippino Lippi
Virgin Annunciate, 1483-84. San Gimignano, Civici Musei, Pinacoteca

Si trovano esposti inoltre anche i documenti relativi alla commissione dell’Annunciazione, un materiale storico custodito da oltre cinque secoli nell’archivio Storico Comunale di San Gimignano che ci fa capire lo spirito civico e la volontĂ  che animava i Priori e i Capitani di Parte Guelfa, appartenenti a importanti famiglie di San Gimignano, di abbellire la sede del governo cittadino, in modo analogo a quanto le medesime istituzioni fiorentine stavano facendo per Palazzo Vecchio.
Nel XV secolo San Gimignano, sebbene non possedesse piĂą l’antica forza economica e sociale del primo Trecento, continuò a manifestare una certa vivacitĂ  culturale che trovò un naturale riflesso anche nelle copiose committenze artistiche. La cittĂ , infatti, come rileva nel catalogo Barbara Gelli “continuò ad essere meta di artisti tra i piĂą famosi del Rinascimento: alcuni senesi e, soprattutto a partire dalla metĂ  del secolo, molti fiorentini. Artisti di indubbia levatura come Benozzo Gozzoli, Piero del Pollaiolo, Giuliano e Benedetto da Maiano, Domenico Ghirlandaio, Filippino Lippi, portatori di nuovi stilemi e di un cambio di cultura”.
Per la stessa Annunciazione, sei anni più tardi, furono realizzate le cornici in legno intagliato, dipinto oltre che dorato e argentato, forse da attribuire ad Antonio da Colle, il legnaiolo responsabile della fattura del pulpito (1469) e del coro ligneo (1490) della Collegiata. Le cornici imitano una corona con foglie di quercia e alloro con ghiande e bacche, legate insieme da un nastro e, proprio in occasione della mostra, sono state restaurate dallo “Studio Nadia Presenti” di Foiano della Chiana, Arezzo.
“Un percorso breve ma volto a proseguire il processo di consolidamento e visibilitĂ  della nostra collezione, per renderla accessibile non solo ai nostri concittadini ma anche a un pubblico sempre piĂą ampio offrendo agli esperti elementi rari di approfondimento scientifico. Un’opportunitĂ , infine, per ripercorrere le tappe salienti della storia di San Gimignano, con particolare riferimento al suo legame con Firenze, così come approfondito dai saggi presentati nel catalogo che accompagna la mostra.” (Giacomo Bassi, Sindaco di San Gimignano e Carolina Taddei, Assessore alla Cultura del Comune di San Gimignano).