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Giuliano Gemma fu scultore. Ecco la sua testimonianza


A GEMMA


L’attore italiano, tragicamente scomparso l’1 ottobre 2013, aveva una grande passione per la scultura. Nel tempo libero, modellava animali mitici e statuette simboliste dalle quali, poi, ricavava i bronzi che vediamo in questa pagina. Intensa la testimonianza che Gemma rese della nascita e dello sviluppo del’amore per l’arte

giulianogemmapugile

di Giuliano Gemma

Avrò avuto cinque o sei anni, non di più, lo ricordo come se fosse oggi: all’epoca vivevo con mia madre e i miei nonni a Reggio Emilia, c’era la guerra e noi bambini giocavamo con qualunque cosa trovassimo…
…la mia passione era andare in riva al fiume, affondare le mani nella terra umida e prenderne una manciata, poi sotto il sole cominciavo a modellare figure, certo un po’ rudimentali, le mettevo ad asciugare, le coloravo e a Natale andavano ad arricchire il nostro Presepe. Che gioia per noi piccoli: ero cosi’ orgoglioso e fiero di quelle statuette, anche se forse non erano sempre così belle! Ma le avevo fatte io, da solo!
Comincia cosi’ molto lontano questa mia passione per la scultura, senza contare quante volte, sempre da bambino, ho intagliato nel legno figurine, barchette, navi, pistole, un amore questo per la scultura a cui da adulto si e’ aggiunto poi quello per la pittura tanto forte da sconfinare nel collezionismo.
giulianogemma inverno
Il tempo pero’ per dedicarmi alla scultura era sempre poco, tra un film e l’altro, tra un set un Paese e l’altro, nei momenti per cosi’ dire morti, che nel lavoro di attore si alternano a quelli frenetici. In quei brevi periodi ho sempre coltivato questo mio grande amore per l’arte, studiando con Maestri scultori, andando a studio a guardarli lavorare, provando ad imparare le tecniche di un mestiere cosi’ antico e meraviglioso.
giulianogemmaautunnoPer anni, dunque, ho cercato di capire ma anche ho imparato a lasciarmi andare a quello che sentivo. E cosi’ ho scoperto la gioia di vedere il blocco di materia che a poco a poco prende vita, si trasforma e diventa quello che le tue mani quasi da sole fanno: hai in mente una cosa ben precisa e, non sai come, ma alla fine prende forma. Che grande emozione!
Insomma, la scultura oggi per me e’ diventata una vera passione, che viene seconda solo al cinema e che mi regala molte soddisfazioni. Rimango sempre incantato di fronte alle grandi opere d’arte dei Maestri di ieri e di oggi: le guardo con ammirazione infinita e forse anche un po’ di invidia per quei talenti straordinari ed unici che ci hanno fatto apprezzare in tutto il mondo.