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Iconografia di San Paolo: perchè l'apostolo delle genti è calvo?


San Paolo raffigurato da Vivarini. Calvizie, spada e libro, i suoi principali attributi
San Paolo raffigurato da Vivarini. Calvizie, spada e libro, i suoi principali attributi

 
 



Nonostante fonti accreditate non citino la calvizie di San Paolo, il persecutore dei cristiani, convertito sulla via Damasco, il contatto del Cristianesimo con la civiltà ellenistica portò ad assegnare all’apostolo delle genti – il cui compito era diffondere il messaggio di Cristo tra le popolazioni greco-romane, le genti, appunto, i gentili – le caratteristiche del filosofo, che meglio si attagliavano a un intellettuale. La credibilità del santo passò pertanto attraverso a una rappresentazione che si richiamava alla raffigurazione del filosofo, che veniva spesso rappresentato, dai greci e dai romani, come un uomo di una certa età, colpito da calvizie.
 
San Paolo. Scultura del sepolcro di Berardo Maggi, inizio XIV secolo, Brescia, Duomo vecchio
San Paolo. Scultura del sepolcro di Berardo Maggi, inizio XIV secolo, Brescia, Duomo vecchio




 
Al tema venne dedicata a Brescia una mostra curata da Marco Bona Castellotti. Il recupero di materiali tardo-antichi permisero di sottolineare questa evidenza, che mutò invece con il tempo. Nel Rinascimento e nel Seicento la calvizie del santo non venne ritenuta indispensabile, anche perchè si preferì scegliere un episodio che si riteneva collegato alla giovinezza di Saulo: la caduta da cavallo provocata dalla volontà di Dio di mutarne il destino