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Kandinskij in pochi minuti. Sai da dove partì il suo sogno astratto? Aprì la porta della stanza e vide…?


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Primo acquerello astratto è un dipinto a matita, acquarello e china su carta (49,6×61,8 cm) realizzato nel 1910 dal pittore Vasilij Kandinskij. È conservato nel Centre Pompidou di Parigi.
La critica fa iniziare l’astrattismo da questo quadro.
Fu lo stesso Kandinskij a rilevare in una sua dichiarazione la nascita dell’arte astratta. L’acquerello si presenta come uno schizzo informe riconducibile, in ogni parte isolata, a uno scarabocchio infantile, che viene giustapposto all’altro e, via di seguito, fino ad ottenere un ritmo cromatico e musicale, fluttuante. L’artista immaginò che l’arte del proprio tempo, troppo sofisticata e attenta al fenomeno ottico, dovesse ripartire da zero e imboccare, con rapidità, nuove strade per raccontare l’autentica verità dell’uomo e lo Spirito. Cosa avrebbe visto un bambino, nei giorni successivi alla nascita’ Quali strutture coglievano i piccoli occhi dei neonati?
Vassily Kandinsky, Sans titre (Etude pour Composition VII, Première abstraction, aquarelle), 1913
UNA RIVELAZIONE SCIAMANICA
APRENDO LA PORTA DELLO STUDIO

Con il “Primo acquerello astratto” Kandinskij orienta la sua arte verso l’astrazione. Ecco cosa avvenne una sera, secondo lo stesso racconto dell’artista: “Il sole tramontava, tornavo dopo aver disegnato, ed ero tutto immerso nel mio lavoro, quando aprendo la porta dello studio, vidi davanti a me un quadro indescrivibilmente bello. All’inizio rimasi sbalordito, ma poi mi avvicinai a quel quadro enigmatico, assolutamente incomprensibile nel suo contenuto, e fatto esclusivamente di macchie di colore. Finalmente capii: era un quadro che avevo dipinto io e che era stato appoggiato al cavalletto capovolto.[…] Quel giorno mi fu perfettamente chiaro che l’oggetto non aveva posto, anzi era dannoso ai miei quadri”.(Wassily Kandinskij, Sguardi sul passato).
COLORI E FORME ANICONICHE
LA PITTURA INTESA COME MUSICA
Per qualche anno ancora continuerà ad includere nelle sue opere figure riconoscibili. “E’ chiaro che l’armonia dei colori e’ fondata solo su un principio: l’efficace contatto con l’anima … Il colore e’ il tasto, l’occhio il martelletto.L’anima e’ il pianoforte dalle molte corde. L’artista e’ la mano che, toccando questo o quel tasto, mette preordinatamente l’anima umana in vibrazione [ … ] Mi sembrava che l’anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l’inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita. Sentivo a volte il chiacchiericcio sommesso dei colori che si mescolavano; era un’esperienza misteriosa; sorpresa nella misteriosa cucina di un alchimista. Wassily Kandinskij (Lo spirituale nell’arte)


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