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La notte, la luna, le nubi nella pittura del Romanticismo. Le opere splendide e malinconiche di Baade


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Il norvegese Knud Baade (28 marzo 1808 – 24 novembre 1879) dipinse soprattutto ritratti e paesaggi notturni. Egli è particolarmente noto per i suoi dipinti al chiaro di luna che sono caratterizzati da forti contrasti drammatici tra luce e ombra. La sua poetica è romantica.Come ben ricordiamo la luna è presente come divinità lattescente misteriosa, in numerose opere dell’epoca. A partire dal nostro Leopardi, per passare al melodramma – “casta diva” – e a Beethoven, solo per citare autori e soggetti a noi più popolarmente vicini. La luna induce meditazioni, sogni ad occhi aperti, porta a un approfondimento del significato dell’umanità sulla terra. E, quand’è piena, diventa un’entità inquietante, a noi difficilmente percebile con l’intensità con la quale si presentava ai nostri antenati. La missione spaziale che portò l’uomo sul satellite ne ha appannato, in gran parte il suggestivo mito.
La storia del pittore. Inizia la sua formazione artistica all’età di quindici anni, pressol’artista danese-svedese, Carl Peter Lehmann (1794-1876). Nel 1827 si trasferisce a Copenhagen, dove studia all’Accademia per circa tre anni, fino a quando le difficoltà finanziarie lo costringono a trasferirsi a Christiania (oggi Oslo) e ad imparare e a praticare l’arte del ritratto, che gli dà un reddito sicuro. Quando il padre diventa un magistrato a Sogn, segue la sua famiglia a Luster.Esplora la realtà, alla ricerca del sublime e della grandiosità enigmatica ed ostile, ma bellissima, della natura. Le montagne, fiordi e baie rocciose sono soggetti per il suo lavoro.

a luna