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La Pop art spiegata e interpretata dai bambini della primaria e secondaria


Frutto con varianti cromatiche. Il lavoro è stato realizzato dai bambini della classe prima della Scuola primaria Don Milani di Ronco di Gussago, in provincia di Brescia

L’elaborazione di un pensiero didattico concettualmente profondo, ma utilizzabile, a diversi livelli – e in modo molto proficuo – dalla prima elementare fino alle medie – conserveremo queste denominazioni tradizionali – è firmata da Anna Maria Perini, specialista di didattica dell’arte e insegnante alla Scuola Primaria “Don Milani” Ronco, Istituto Comprensivo di Gussago, in provincia di Brescia. Perini ha colto la struttura principale sottesa alla Pop art: la ripresa e la rappresentazione in chiave post-pubblicitaria di oggetti quotidiani, pressoché consumati intellettualmente dall’uso. Così operò Warhol. Le immagini mitiche della Monroe o di Mao, della Coca-Cola o della zuppa Campbell, vennero rielaborate non nei confini della forma, che restava fotograficamente identica all’originale, ma dal punto di vista delle combinazioni cromatiche. Warhol portò così dalla cronaca al mito – e pertanto alla storicizzazione – volti o prodotti molto popolari, così diffusi che, nelle immagine realistiche, parevano non essere più
Frutto con varianti cromatiche. Il lavoro è stato realizzato dai bambini della classe prima della Scuola primaria Don Milani di Ronco di Gussago, in provincia di Brescia

notati dal grande pubblico. Era l’atto di trasporli in una dimensione che si collocava tra rielaborazione pubblicitaria e la pittura a conferire ad essi un’evidenza assoluta, nonostante la povertà dell’immagine originale stessa.
Il pensiero pop warholiano ridetermina, attraverso la creatività, qualcosa di molto presente nella vita di tutti i giorni, eppure mitico o epico. Ciò a differenza della pittura religiosa o di storia o anche rispetto al paesaggio del passato.
 
Ed è la modulazione delle varianti ad occupare creativamente bambini e ragazzi. Anche a partire dalla prima elementare. I bambini della classe prima hanno seguito la richiesta di Anna Maria Perini finalizzata alla libera rappresentazione del frutto preferito. Concluso il lavoro di disegno, gli alunni hanno osservato, prima in libertà, poi con la guida analitica dell’insegnante, alcune opere di Andy Warhol proiettate alla lim, notando le silhouette molto nette, le variazioni cromatiche dei fondi e dei soggetti, nonchè i colori “dati a piatto”. A gruppi, seguendo la filosofia della Pop Art – sia attraverso le varianti tonali che con il lavoro di gruppo previsto dalla Factory warholiana – hanno ripreso il frutto della prima composizione e ne hanno tratto versioni cromatiche diverse, decidendo insieme gli accostamenti di colore, fra figura e sfondo, per realizzare composizioni ritmiche e decorative. In questo hanno seguito il concetto matissiano in base al quale l’arte stessa è decorazione finalizzata alla gioia di vivere e allo sviluppo dello slancio vitale. Le nuove opere realizzate – tra le quali una rielaborazione delle “alghe” di Matisse – sono state oggetto di riflessione e dialogo e sono state esposte nei diversi ambienti della scuola.
Il lavoro – spiega Anna Maria Perini – può essere affrontato, a diversi livelli di approfondimento, anche in altre fasce d’età. Dalla lettura delle pubblicità al concetto di modernità, dal consumo al consumismo. Esso consente comunque- a livello di struttura – di capire cos’è un potenziamento espressivo – compiuto attraverso l’esercizio del pensiero divergente – e di iniziare ad adottarlo come forma di rilettura e di rappresentazione della realtà, contro l’instaurarsi di preconcetti visivi e intellettuali.
PER VEDERE I LAVORI SVOLTI NELLA CLASSE PRIMA DI RONCO DI GUSSAGO (BS), cliccare sul link qui tutto
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