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La storia degli Almirante: prima duchi, poi attori-artisti, fino al cinema e alla politica


a almirante
È uscito per Marsilio Editore il libro di Pasquale Almirante: “Da Pasquale a Giorgio Almirante. Storia di una famiglia d’arte”, uno studio ponderoso e documentato che indaga su una delle più importanti famiglie d’arte che dai primi dell’800 fino al 900 hanno girato l’Italia per portare, anche nei paesini più sperduti, le suggestioni del teatro, ma pure cultura insieme al dibattito politico del tempo.
Molte sono state le famiglie d’arte che dal 1700 ai primi del ‘900 hanno girato l’Italia per portare, anche nei paesini più sperduti, le suggestioni del teatro, ma pure cultura insieme al dibattito politico del tempo. Su carrozze ricolme di costumi, scene e bambini frignanti, tra queste famiglie c’è anche quella fondata da «monsignor» Pasquale Almirante, figlio del duca di Celsa Piccola Pietro, che, innamoratosi di Elisabetta Quintavalle, un’attrice girovaga, lascia la solidità paterna, diventando così lui stesso capocomico e «comico». Le prime tracce di questa famiglia le troviamo in Sicilia già ai primi dell’800 e grazie alle lettere che Antonio Teodosio scrive a Lionardo Vigo Calanna di Acireale, due anni prima dell’Unità d’Italia, veniamo a sapere che nella medesima compagnia c’erano i Garzes, i Campagna, i Rosa, i Previtali, i Dall’Este, i Malvica, i Menichelli, compresa Pina, la diva del cinema muto che entrò in competizione con Italia Almirante Manzini, indimenticabile interprete del film Cabiria di Giovanni Pastrone. L’intento di questa pubblicazione è di raccogliere le biografie di ciascun Almirante, partendo dai figli di Pasquale e di Elisabetta: da Michele, il papà di Italia; Pietro, da cui deriva l’autore; Giuseppina che, sposata con Luigi Garzes, diede al teatro Francesco e Arturo; Nunzio da cui nacque Luigi, il primo interprete dei Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello; e poi Ernesto, che troviamo con Fellini e Germi; Giacomo e quindi Mario, scenografo e regista, che consegnò alla politica, forse con dolore, il figlio Giorgio Almirante. La storia di una famiglia d’arte che si legge come un romanzo dove si inframmezzano i racconti di ciascuno di questi artisti, conquistati dal teatro e che ancora riusciranno a conquistare il lettore.