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L’arcangelo Michele? E’ una vampata di luce nella notte. Bianco su bianco, a scalare, per ottenere il bagliore


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Fra gli episodi narrati nelle Sacre Scritture più evocati nella storia dell’arte vi è la Cacciata dal Paradiso terrestre, la cui tradizione iconografica prevalente si discosta leggermente dal testo, attribuendo ad un angelo, piuttosto che a Dio stesso, il gesto di allontanare Adamo ed Eva dall’Eden.
In questa incisione del 1827 (realizzata a mezzatinta su lastra di rame) di John Martin, eseguita per illustrare il Paradiso perduto di John Milton, la scelta dell’autore è quella di non far comparire direttamente la figura dell’arcangelo Michele, ma piuttosto di farne intuire l’implacabile presenza attraverso il suo abbacinante fulgore.
I bagliori che egli emana filtrano nell’apertura della roccia che circonda il giardino paradisiaco, da cui usciranno Adamo ed Eva, unitamente alle tenebre del peccato cui oramai inesorabilmente appartengono.

John Martin, Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre
John Martin, Adamo ed Eva
cacciati dal Paradiso terrestre