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Leonardo e il mistero dell’albero “impossibile”




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La presenza, nell’Annunciazione di Leonardo, di un misterioso albero, ha animato molti dibattiti tra gli studiosi. Tra querce e comunissimi cipressi, spicca nel quadro un fusto che ricorda l’Araucaria araucana, una specie che, diffusa in Sudamerica, è però giunta in Italia solo nel 1822. E allora?
Il genio di Vinci è sempre attento, fin nei minimi dettagli, nella rappresentazione di flora e fauna, quindi non può trattarsi di un soggetto fantastico: egli deve aver visto quella pianta con i propri occhi.

Un esemplare di auracaria
Un esemplare di auracaria

L’età rinascimentale pone l’uomo al centro di tutto e, di conseguenza, ne esalta il dominio e il controllo sulla natura. Il quadro di Leonardo porta in sé i germi di questo pensiero, come è rivelato da diversi particolari, a partire dalle architetture in cui è racchiuso il giardino, che simboleggiano, appunto, la capacità di plasmare a piacimento, secondo criteri razionali e logici, geometrici, ciò che usualmente è selvaggio e indisciplinato. Né va trascurato il fatto che documenti del tempo contengano riferimenti ad alberi potati in fogge curiose per scopi ornamentali. Cosicché sembra probabile che quello raffigurato nell’Annunciazione appartenga proprio a tale categoria. Con buona pace dell’Araucaria araucana.
L’ANNUNCIAZIONE DEL GIOVANE LEONARDO
Ci sono segreti da svelare nelle tavole di Leonardo? Ci sono davvero tratti di mistero nelle sue opere? Certo che ci sono.
Cosa significa la “Montagna sul mare” che nell’Annunciazione degli Uffizi si incastica al centro della tavola? E la città di porto turrita? E’ vero che l’Annunciazione rivela difficoltà prospettiche? A queste domande tenta di dare risposte il documentario, attraverso il testo del direttore degli Uffizi, Antonio Natali.