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Magico inverno


Il tempo raggelato, l’accesso ad una dimensione mitica che non è assegnata a numi, ma all’azione divina della natura stessa, nel momento in cui manifesta regalità e mistero.
Giulio Mottinelli stende straordinari tappeti pittorici; tappeti poiché ogni segmento del dipinto corrisponde a una minuscola annodatura cromatica che cresce attraverso una minuziosa giustapposizione di infinitesimali tasselli di colore, in un’operazione che assume le caratteristiche liturgiche di una rappresentazione sacrale dell’elemento naturale; e in questi quadri dedicati alla neve, la linea cromatica – unità indivisibile della materia mottinelliana – appare ancor più determinante nella resa dei candidi pulviscoli, delle ventate tormentose nelle quali ogni fiocco ha la propria evidenza e la propria personalità, che esce dall’interloquire tonale con l’ambiente circostante.
Il viaggio nelle Prealpi dell’infanzia viene trasfigurato da Mottinelli nella rappresentazione del silenzio. E’ questa la dimensione che assegna profondità di campo ai suoi dipinti e al tempo stesso la vastità sonora dell’ineffabile, che li apre all’azione del tenue fiato di benignità metafisiche che sembrano parlare attraverso il quasi impercettibile suono dei fiocchi che vorticano o della neve che accrocchia i lati dei suoi delicati poligoni nel manto steso sul terreno esausto.
Grande sfida, quella vinta dall’artista. La neve rappresenta uno dei topoi della pittura ottocentesca di paesaggio, ed è pertanto un tema ad alto rischio, polvere pirica allo stato puro perché effimero materiale cavato da migliaia di autori. Ma Mottinelli riesce a ricreare – attraverso un linguaggio che rifugge ogni accordo impressionista, che è evidente superamento d’ogni dimensione iperrealista e diviene pittura di magia e di mito – un mondo privo di gravità, in queste terre permeate della divinità della natura, dotate della leggerezza sorprendente di una piuma, che ci inducono a correre in direzione del turbine immacolato, a sentirne il fremito di ghiaccio, fino all’abbacinamento. (m. bernardelli curuz)

Giulio Mottinelli, La terza neve.
Info: 030-396328.