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Gioconda – La geometria alla base dell'olimpica serenità della figura. Il filmato




Dalle norme di Vitruvio a una ricerca personale delle strutture sottese ai dipinti. Il fine di Leonardo era quello, sulla traccia degli antichi, di creare un’impaginazione e una posa dei suoi personaggi che fossero perfettamente armoniose. Solo attraverso l’uso di sottese figure geometriche, che egli aveva evidentemente intrioiettato in anni di esercizio, era possibile raggiungere il principio di una statuarietà divina. L’atto pittorico consisteva invece in un contrappunto che consentiva di modulare con effetti massimamente naturalistici ciò che una griglia geometrica avrebbe reso in termini di staticità cardinale. La posizione di Monna Lisa, come l’uomo vitruviano, è perfettamente inscritta in una serie di figure geometriche. L’artista lavorò molto in quest’ambito, producendo, tra l’altro, le illustrazioni per il libro di Luca Pacioli e passò lungo tempo, come rivela Vasari, in un’operazione mitica che l’artista, alla fine, pensava di aver risolto: la quadratura del cerchio. Il filmato svela quanto un apparato geometrico sia in grado di conferire potenza e nobiltà alla figura.