La colazione sull’erba (1862-63) di Manet ha suscitato da subito emozioni contrastanti. Considerata opera troppo audace da taluni, un capolavoro da altri, consente oggi anche una curiosa riflessione, suggerita dalla presenza, sullo sfondo, di una ragazza che si bagna nelle acque del fiume.
La donna può essere ritenuta la precorritrice di una moda che di lì a poco sarebbe esplosa irresistibilmente ma che, al tempo, era solo agli albori: il bagno al mare, al lago o – appunto – al fiume.
Un concetto per noi comune ma “rivoluzionario” per un’epoca in cui non esisteva l’idea di vacanza di massa, fenomeno che emergerà solo nella prima metà del Novecento.
La tela di Manet è quindi pure il segno di un mutamento e conferma ancora una volta la potenza della pittura e la sua capacità di essere testimone e cartina al tornasole della società.
Nella Colazione sull’erba di Manet un annuncio delle vacanze di massa
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