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Perchè la firma di Klimt risulta così elegante? Essa è inserita in un rettangolo aureo


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Immaginefirma klimt bacio 1907
klimt firma 2
 

klimt rettangolo aureo
Il rettangolo aureo

Mentre Monet certifica la propria produzione attraverso una firma autografa, posta alla base del quadro, come in calce a una lettera, utilizzando un insieme dalla stesura piuttosto rapida che la rende simile a un autografo, Gustav Klimt utilizza quello che potremmo definire come marchio grafico, contenente il proprio nome e cognome. L’analisi che abbiamo compiuto sulle firme di Klimt, hanno permesso di evidenziare i motivi per i quali, al di là della scelta secessionista della grazia floreale delle lettere,nate dalla trasformazione delle lettere classiche in segmenti decorativi,risiede in una scelta impaginativa del marchio che si basa essenzialmente sulla forma elegantissima del rettango aureo, una figura piana che si sviluppa dall’individuazione del segmento aureo, base di ogni costruzione classica e classicista. Al di là delle proporzioni che risultano perfette, al nostro occhio, Klimt gioca pure in un richiamo subliminare alla propria pittura aurea, intesa ome emanazione dell’oro.


Così anche la figura geometrica ivisibile in cui si appoggiano e si sviluppano le lettere del proprio nome e cognome è quella più preziosa tra della tradizione occidentale.
Il rettangolo aureo è un rettangolo le cui proporzioni sono basate sulla proporzione aurea. Ciò significa che il rapporto fra il lato maggiore e quello minore, a : b, è identico a quello fra il lato minore e il segmento ottenuto sottraendo quest’ultimo dal lato maggiore b : a-b (il che implica che entrambi i rapporti siano φ ≅ 1,618).
La particolarità saliente è la sua facile replicabilità: difatti, basta disegnarvi all’interno un quadrato basato sul lato minore, o altresì, all’esterno, basato sul lato maggiore, sì da. ottenere col semplice compasso un altro rettangolo, minore o maggiore, anch’esso di proporzioni auree.
Le sue particolarità, nonché l’alone che già risiedeva attorno alla proporzione aurea, sulla quale è basato, l’hanno fatto considerare nei secoli un canone di bellezza assoluto; non sono mancate nell’800 persino indagini psicologiche volte ad avvalorare tale tesi, e nonostante successive verifiche l’abbiano del tutto privata di valore scientifico ancora oggi è diffusa l’idea che il rettangolo aureo sia il “rettangolo più bello”.


Da segnalare il fatto che, seceie nei disegni, Klimt usa un altro format perfetto per l’inserimento delle lettere, un quadrato, che trasforma il marchio in un sigillo simile a quelli giapponesi
 
klimt firma
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