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Quattro tappe europee per la personale di Maria Cristina Carlini


 
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Terra, fuoco, ferro, legno. Maria Cristina Carlini
a cura di Martina Corgnati
sedi n. 4
Istituto Italiano di Cultura di Colonia – Universitätstrasse 81, 50931, Colonia
1 luglio – 15 agosto 2014 – inaugurazione lunedì 30 giugno
Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo
1 – 22 settembre 2014
Istituto Italiano di Cultura di Zagabria
30 settembre – 30 ottobre 2014
Istituto Italiano di Cultura di Tirana
27 febbraio – 31 marzo 2015
Per maggiori informazioni:
Istituto Italiano di Cultura di Colonia
iicColonia@esteri.it – freunde.iicColonia@t-online.de
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In occasione del semestre italiano di presidenza europea, il Ministero degli Esteri e i quattro Istituti Italiani di Cultura di Colonia, Strasburgo, Zagabria e Tirana sono orgogliosi di presentare il progetto espositivo di arte contemporanea CONFINI, linguaggi, spazi, cose, persone, ideato e curato da Martina Corgnati.


Gli artisti coinvolti, che esporranno a rotazione nei quattro Istituti, sono: Maria Cristina Carlini, Agostino Ferrari, Agnese Purgatorio e Donatella Spaziani.

Maria Cristina Carlini Danza, 2011 corten, resina, cm 110x60x35 Adriana Ferrari
Maria Cristina Carlini
Danza, 2011
corten, resina, cm 110x60x35
Adriana Ferrari

All’interno di questo importante programma artistico e culturale si colloca la personale Terra, fuoco, ferro, legno di Maria Cristina Carlini, curata da Martina Corgnati, in Germania, Francia, Croazia e Albania. La prima mostra inaugura all’Istituto Italiano di Cultura di Colonia, lunedì 30 giugno, cui seguiranno tre significative mostre a Strasburgo (1 – 22 settembre 2014), Zagabria (30 settembre – 30 ottobre 2014) e Tirana (27 febbraio – 31 marzo 2015) ciascuna con un repertorio di opere studiato ad hoc per ogni specifica sede.
L’artista milanese è una figura di spicco nel panorama della ricerca plastica italiana contemporanea: da moltissimi anni appassionata indagatrice dei materiali e dei loro rapporti, e interprete di una scultura intesa come continua esplorazione di forme primordiali, molto spesso emerse dalla natura dei materiali stessi. È proprio questo il confine che si delinea nella sua ricerca, quello fra natura e cultura, forma e segno, materia e mano. Le cose sono infatti il legno, il grès,il ferro e acciaio cortenche l’artista tratta come punti di partenza dell’avventura incessante ed appassionata della forma.
Maria Cristina Carlini Cratere Rosso, 2013 grès, smalto, oro, ossido di ferro, diametro cm 20
Maria Cristina Carlini
Cratere Rosso, 2013
grès, smalto, oro, ossido di ferro, diametro cm 20

In mostra sono presentati una trentina di lavori plastici, selezionati nella produzione degli ultimi vent’anni, e una quindicina di grandi disegni a tecnica mista su carta, che rispecchiano la prima fase, cruciale per uno scultore, quella dell’ideazione e del progetto. Fra le opere esposte spiccano alcuni bellissimi “Crateri” realizzati in grès e smalti dai colori vivaci, che evocano ricordi ancestrali e formano un punto di contatto tra il passato, il presente e il futuro; le sculture “Danza” e “Verso l’Infinito”, dalle curve morbide e avvolgenti, entrambe in acciaio corten. Le relazioni e i contatti con la natura emergono in “Legni”, dove il richiamo all’elemento si istituisce grazie alle caratteristiche proprie del materiale: legno di recupero non trattato; nell’installazione in grès “Tronchi” caratterizzata da corpi cilindrici dall’aspetto sinuoso, che richiamano gli alberi mossi dal vento e nelle piccole sculture in ferro intitolate “Alberi”, dalle sembianze spoglie, quasi pietrificate che denunciano un rapporto conflittuale con la terra in cui l’uomo tende a sovrastare.
L’imponente “Vittoria di Samotracia” mette in luce lo studio accurato delle forme, degli equilibri geometrici, che ritorna anche in opere di piccolo formato come “Porta”, “Incontro” e nei soggetti rappresentati nelle carte di squisito gusto astratto.
In mostra è esposto in anteprima il filmato dal titolo “Terra, fuoco, ferro, legno. Maria Cristina Carlini”, realizzato da Matteo Bernardini. In cui le numerose riprese ripercorrono le fasi del linguaggio artistico della Carlini e mostrano la scultrice al lavoro nel suo studio, oltre alle opere già realizzate: sculture di grandi, medie e piccole dimensioni, oltre alle monumentali che sono state esposte in occasione dell’antologica a Castel Govone in Piemonte. E’ inoltre presente un’esaustiva intervista della curatrice Martina Corgnati che approfondisce la poetica dell’artista in tutte le sue sfaccettature.
Maria Cristina Carlini Teatro 2, 2002 tecnica mista su carta lamiera, cm 70x90 Matteo Chigorno
Maria Cristina Carlini
Teatro 2, 2002
tecnica mista su carta lamiera, cm 70×90
Matteo Chigorno

Il video con sottotitoli in inglese sarà visibile in tutte le quattro sedi espositive per consentire al pubblico di conoscere maggiormente la cifra artistica della Carlini.
Maria Cristina Carlini è una delle più importanti scultrici italiane contemporanee, il suo percorso artistico comprende mostre personali e collettive in numerose sedi pubbliche e private nazionali e internazionali fra queste Parigi, Madrid, Miami, Denver, Pechino, Hong Kong, Shangai; le sue opere sono esposte in permanenza in diverse città d’Europa, America e Asia.
Fra le ultime mostre realizzate sono da ricordare le personali presso Villa Recalcati a Varese, Fondazione Mudima e Fondazione Stelline a Milano, oltre alla grande antologica Fare secondo Natura al Castello di Govone (Cuneo) con un centinaio di opere, e la collettiva alle Gallerie d’Italia a Milano.