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Renato Guttuso Painter of Modern Life alla Modern Italian Art di Londra


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Renato Guttuso
Painter of Modern Life
Estorick Collection of Modern Italian Art, London
14 Gennaio – 4 Aprile 2015
www.estorickcollection.com @Estorick
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Renato Guttuso, Jaws of a Shark in a Landscape, 1974 © DACS, 2014.
Renato Guttuso, Jaws of a Shark in a Landscape, 1974 © DACS, 2014.

Aprirà questo Gennaio presso la Estorick Collection di Londra dopo una assenza di oltre ventanni una importante mostra dedicata al lavoro di Renato Guttuso (1911-1987).
Guttuso, uno degli artisti italiani del dopoguerra più conosciuti in Gran Bretagna, è riuscito a descrivere vividamente con uno stampo espressionista l’angoscia propria di una generazione. L’artista ha giocato un ruolo chiave nel forgiare uno stile destinato poi a dominare l’arte italiana dell’immediato dopoguerra, volendo riflettere e interagire con la frenesia della vita contemporanea e ribellandosi contro la tendenza dominante dell’arte sotto il fascismo. Il suo immaginario, decisamente “popolare”, racconta le cronache, spesso turbolente, della politica italiana e dei cambiamenti della società, in un arco di tempo lungo quarant’anni. Renato Guttuso: Painter of Modern Life apre dal 14 Gennaio fino al 4 Aprile 2015.
Nato in Sicilia, Guttuso viene incoraggiato fin da giovane a dipingere. All’inizio degli anni Trenta entra in contatto con l’espressionismo degli artisti della Scuola Romana facendo da quel momento sua una gamma cromatica vibrante, espressa attraverso una tecnica pittorica estremamente libera. Dopo essersi trasferito a Roma nel 1937 si lega al gruppo di Corrente, il cui obiettivo era porsi contro l’idea di un’arte creata in accordo con una petica vincolante.
Nel 1940 Guttuso si unisce al Partito Comunista ma, nonostante ciò, continua a partecipare a mostre organizzate con fondi statali, vincendo tra l’altro premi per le sue allegorie politiche. Nella sua Natura morta con lampada Guttuso dà un’idea del suo approccio: sebbene sembri una composizione convenzionale essa si rivela essere in realtà un velato commento sulle brutalità e sofferenze operate dal regime nei confronti delle fazioni politiche opposte, o al caos provocato dalla guerra. Nell’immediato dopoguerra lo spirito di cooperazione e di riconciliazione che aveva caratterizzato la Resistenza, a cui Guttuso aveva partecipato, si va a concentrare in una neonata associazione di pittori, fondata nel 1947 con il nome di Fronte Nuovo delle Arti, movimento dal quale l’artista successivamente si allontana.
Forte della convinzione che l’arte dovesse essere ‘utile’, Guttuso continua ad utilizzare per tutta la sua carriera uno stile forte ed accessibile a tutti per temi di carattere socio-politico (Ritratto di Donna di profilo, Morte di un eroe, Eroina), rimanendo sempre fedele al Partito Comunista e diventando Senatore della Repubblica per ben due volte. Ed è proprio in un lavoro di quegli anni (Neighbourhood Rally) che viene catturato il fermento di questo periodo tumultuoso.
Accanto all’immaginario carico di senso politico Guttuso continua a celebrare le persone e i paesaggi del Sud d’Italia, utilizzando una tavolozza che lo storico dell’arte Maurizio Calvesi descrive come tratta direttamente dagli intensi colori della sua Sicilia: “il fuoco dell’Etna, come il turchese del Mar Tirreno, come il verde delle lucertole e della vegetazione attorcigliata [e] come il giallo delle arance e dello zolfo.”
In collaborazione con la Galleria d’Arte Maggiore di Bologna.