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Rosso Fiorentino sbarca a Parigi


[“L]a costruzione dell’Europa, lo ha ricordato proprio oggi il presidente Napolitano, passa anche dallo scambio della cultura fra i nostri paesi”: con queste parole il ministro per i Beni e le Attivita’ culturali, Massimo Bray, ha inaugurato a Parigi, nella sede dell’Ambasciata d’Italia, la mostra in cui per la prima volta sara’ possibile ammirare “Lo sposalizio della Vergine” del Rosso Fiorentino appena restaurata.

L’Hotel de la Rochefoucauld-Doudeauville, storica sede dell’Ambasciata d’Italia in rue de Varenne, diventa dal 6 al 28 febbraio un museo fra i piu’ prestigiosi. Tanto che, all’inaugurazione, l’ambasciatore Giandomenico Magliano ha ricevuto personalita’ di spicco della Parigi della Cultura e dell’Economia, prima fra tutti Aurelie Filippetti, la ministra della Cultura francese di genitori immigrati dall’Italia.
Emozionata, la ministra ha ringraziato i numerosi presenti – visti fra gli altri il politologo Marc Lazar e l’ex primo ministro, Edouard Balladur – parlando in un ottimo italiano:
“Io, figlia di immigrati italiani arrivati in Francia vedo in questo straordinario evento – ha detto – un simbolo della comunanza culturale fra i nostri due paesi”.
Sposalizio della Vergine, Rosso Fiorentino
Sposalizio della Vergine, Rosso Fiorentino
Un concetto sottolineato con forza anche da Bray: “E’ il modo migliore – ha detto il ministro – di interpretare lo scambio di cultura fra i nostri Paesi. Italia e Francia vogliono proseguire
su questa strada, sara’ un percorso lungo”. Il ministro ha voluto ringraziare la restauratrice dell’opera, Maria Teresa Castellano, ricordando che “per compiere opere del genere si deve credere profondamente nella cultura oltre che nell’arte del restauro”.
La straordinaria iniziativa di “diplomazia culturale” dell’Ambasciata d’Italia – come ha sottolineato l’Ambasciatore Magliano – avviene sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed e’ stata resa possibile dal sostegno determinante degli sponsor Salini-Impregilo, Richard-Ginori e Ferrero. Il Museo del Louvre si occupera’ direttamente della promozione dell’evento presso il pubblico francese.
La scelta e’ avvenuta non soltanto per il prestigio mondiale di Giovanni Battista di Jacopo, detto il Rosso Fiorentino, nato a Firenze il 18 marzo 1495, ma anche perche’ il grande pittore, nel pieno della sua parabola creativa, si trasferi’ in Francia diventando il pittore di corte di Francesco I. Un incarico che prima di lui avevano ricoperto Andrea del Sarto e Leonardo da Vinci. Lo “Sposalizio della Vergine” (o “Pala Ginori” dal nome della famiglia che lo commissiono’ per la cappella dedicata a Maria e Giuseppe nella basilica fiorentina di San Lorenzo) ha un particolare significato devozionale: davanti ad esso le giovani spose, per secoli, si recavano a far benedire i loro anelli nuziali. E per questo la “Pala Ginori” non aveva mai lasciato prima d’ora la sua collocazione originaria.