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Shit and die. Ingresso gratuito il 10 e l'11 gennaio alla mostra di Torino


[box type=”note” ]SHIT AND DIE
Progetto espositivo prodotto da Artissima
organizzato da Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini
6 novembre 2014 – 11 gennaio 2015
Palazzo Cavour
Via Cavour 8, Torino
Orari
Lunedì chiuso
Martedì – Mercoledì – Venerdì – Sabato – Domenica Ore 11.00 – 19.00
Giovedì Ore 15.00 – 21.00
Biglietto
5 euro
Ingresso gratuito possessori Tessera Torino Musei[/box]
[googlemap src=”https://maps.google.it/maps?q=Palazzo+Cavour+Via+Cavour+8,+Torino&fb=1&gl=it&hq=Palazzo&hnear=0x47886d6edb174f0b:0x8e2a67e935605bf3,Palazzo+Benso+di+Cavour,+Via+Camillo+Benso+Conte+di+Cavour,+8,+I-10123+Torino&cid=10244114553728162803&t=m&z=16″ width=”200″ height=”300″ align=”alignright” ]Cè tempo sino a domenica 11 gennaio per visitare SHIT AND DIE – progetto espositivo organizzato da Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini e prodotto da Artissima per l’edizione 2014 di One Torino.
A oggi, sono oltre 28.000 i visitatori che hanno varcato la soglia di Palazzo Cavour a Torino per visitare l’esposizione.
E per ringraziare la città dell’accoglienza riservata al progetto, Artissima e Fondazione Torino Musei hanno deciso di offrire l’ingresso gratuito in mostra nelle due ultime giornate di apertura, sabato 10 e domenica 11 gennaio 2015.
SHIT AND DIE è una meticolosa impresa di appropriazione: la città di Torino ha offerto spazi, racconti, leggende e personalità che sono diventati il materiale grezzo con cui elaborare un modesto racconto visivo sui tormenti della vita, che risuona nelle opere di più di 60 artisti.
QUI LA SCHEDA DELLA MOSTRA

SHIT AND DIE Photo credit: Giorgio Perottino
SHIT AND DIE
Photo credit: Giorgio Perottino

L’esposizione è idealmente divisa in sette sezioni, ognuna delle quali caratterizzata da un oggetto che ne rappresenta l’àncora tematica, dalla presenza del corpo alla certezza della sua fine, dall’utopia al fallimento, dall’ambiguità all’antieroismo. SHIT AND DIE è concepita come una composizione soggettiva, ossessiva e irrazionalmente non esaustiva, dove le diverse storie, gli oggetti e le opere d’arte si fondono in una narrazione coerente, che il visitatore può leggere come un racconto unitario e coinvolgente.
Il progetto espositivo è corredato da una pubblicazione, edita da Damiani (pagg.152, bilingue – italiano e inglese, 24€), che non si limita a commentare il percorso espositivo, ma lo estende come una stanza mancante del palazzo, arricchendolo di riferimenti, ispirazioni visive e contributi di artisti, accademici e scrittori.
SHIT AND DIE ha dato vita ad alcuni progetti artistici collaterali: da “Séance”, il film opera dell’artista ravennate Yuri Ancarani; al progetto fotografico di backstage della mostra del fotografo newyorkese Ari Marcopoulos che ha dato vita a una speciale fanzine; al blog tumblr dedicato, consistente in un moodboard realizzato da Lucrezia Calabrò Visconti, assistente curatrice di SHIT AND DIE.
SHIT AND DIE Photo credit: Giorgio Perottino
SHIT AND DIE
Photo credit: Giorgio Perottino