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Soluzione quiz: Piet Mondrian, Composizione con rosso, giallo e blu




Ecco la soluzione del quiz “Quale opera si nasconde dietro questa immagine?”

Piet Mondrian (Amersfoort 1872 - New York 1944) Composizione con rosso, giallo e blu 1928 Olio su tela, 40x52 cm Kröller-Müller Museum, Otterlo, Netherlands © Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the Netherlands www.krollermuller.nl
Piet Mondrian (Amersfoort 1872 – New York
1944)
Composizione con rosso, giallo e blu
1928
Olio su tela, 40×52 cm
Kröller-Müller Museum, Otterlo, Netherlands
© Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the
Netherlands
www.krollermuller.nl

Seurat-Van Gogh-Mondrian | Viaggio nella mostra veronese con Lisette Pelsers, direttrice del Kröller-Müller Museum, Otterlo



di Lisette Pelsers
Direttrice del Kröller-Müller Museum, Otterlo
La collezione di opere divisioniste occupa un posto importante tra le raccolte del Kröller-Müller Museum di Otterlo. Helene Kröller-Müller, fondatrice del museo, fu tra i primi a cogliere il significato del divisionismo nell’evoluzione della storia dell’arte europea, acquistando molte opere di alta qualità di artisti francesi, belgi e olandesi.

Georges Lemmen (Schaerbeek 1865 - Uccle 1916) Fabbriche sul Tamigi 1892 ca. Olio su tela, 65,5x95 cm Kröller-Müller Museum, Otterlo, Netherlands © Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the Netherlands www.krollermuller.nl
Georges Lemmen (Schaerbeek 1865 – Uccle
1916)
Fabbriche sul Tamigi
1892 ca.
Olio su tela, 65,5×95 cm
Kröller-Müller Museum, Otterlo, Netherlands
© Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the
Netherlands
www.krollermuller.nl

È dunque con giustificato orgoglio che, presentando una selezione di opere da questa collezione, cogliamo l’opportunità di mostrare come il divisionismo fu alle radici del modernismo. Questa mostra concerne un momento importante della storia dell’arte, allorché il colore venne scoperto come strumento autonomo dell’espressione artistica.
La maggior parte degli appassionati d’arte ha familiarità con dipinti interamente composti da punti colorati. Ma non tutti sanno che il processo di divisione dei colori sulla tela, seguito per la prima volta in modo convincente da Georges Seurat in Una domenica pomeriggio nell’isola della Grande Jatte (H 162), sarebbe divenuto la base della successiva evoluzione dell’arte moderna in Occidente.
Per il tramite di Paul Signac, che approfondì i princìpi del divisionismo col suo manifesto Da Eugène Delacroix al neo-impressionismo del 1899 e con la propria opera, la divisione seuratiana del colore veniva collegata a quella di Piet Mondrian, che introdusse la superficie monocromatica come elemento visivo autonomo.
L’idea alla base di questa mostra fu elaborata dal mio predecessore, Evert van Straaten, il quale si chiese se fosse possibile servirsi di opere della nostra collezione per tracciare lo sviluppo della divisione del colore da Seurat fino a Mondrian. Le opere scelte sono state eseguite da seguaci di questo
stile in Francia, in Belgio e in Olanda. Che tale storia potesse essere raccontata in modo convincente sulla base delle opere della nostra collezione fu una vera rivelazione.
Vincent van Gogh (Zundert 1853 - Auvers-sur- Oise 1890) Autoritratto Aprile - giugno 1887 Olio su cartone, 32,8x24 cm Kröller-Müller Museum, Otterlo, Netherlands © Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the Netherlands www.krollermuller.nl
Vincent van Gogh (Zundert 1853 – Auvers-sur-
Oise 1890)
Autoritratto
Aprile – giugno 1887
Olio su cartone, 32,8×24 cm
Kröller-Müller Museum, Otterlo, Netherlands
© Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the
Netherlands
www.krollermuller.nl

Il divisionismo è più noto col nome di “puntinismo”, ma riguarda una concezione molto più ampia. Consapevolmente interpretando tale termine in senso lato, ci è stato possibile mostrare un’intera gamma di opere nei termini di una stimolante unità. Tra tutti gli artisti qui rappresentati, Vincent Van Gogh, Georges Seurat e Paul Signac sono probabilmente i più famosi. Sebbene sia sempre un piacere ammirare opere di questi grandi pittori, la presente mostra offre l’opportunità di conoscere artisti francesi, belgi e olandesi meno noti, quali Charles Angrand, Théo Van Rysselberghe, Henry Van de Velde, Johan Thorn Prikker, Georges Lemmen, Jan Toorop, Johannes Josephus Aarts, Jan Vijlbrief.
Tutte le opere qui presentate hanno in comune l’alto livello qualitativo. Nel mettere insieme la propria collezione, Helene Kröller-Müller cercò di evitare che il criterio dominante delle sue scelte fosse il gusto personale, collezionando solo quelle opere che, secondo lei, potevano superare la prova del tempo e attestare l’evoluzione dell’arte moderna intesa come un insieme unitario. La sua non era una collezione privata, bensì una coerente compilazione di opere d’arte internazionali destinate a passare poi nelle mani dello Stato olandese.
Questa mostra presenta tutta una serie di temi: porti, spiagge, paesaggi urbani e paesaggi marini, ritratti, nudi, nature morte. È affascinante vedere come artisti diversi adattassero nei propri dipinti e disegni le innovazioni di Seurat. Solo uno o due tra loro si preoccuparono di immergersi nei trattati
sulla teoria del colore e nei saggi scientifici sulla luce e sulla percezione; quasi tutti gli altri furono così soggiogati dall’effetto dirompente di quella tecnica, che cercarono di imitarla studiando i dipinti di Seurat e di Signac e dei loro più immediati seguaci. Confidando nel proprio intuito e nella propria perspicacia, essi misero in pratica la tecnica pointilliste, l’uso di colori non mescolati, gli effetti dei colori complementari e il simbolismo delle linee. Prima o poi avrebbero trovato una strada loro propria, ma molti di loro continuarono a essere influenzati, positivamente, dal divisionismo.
Confidiamo che gli spettatori di questa mostra avranno molte occasioni di meraviglia. Essa riserve parecchie sorprese, e così è stato anche per noi. A causa del gran numero di opere di alta qualità conservate nel museo, solo una piccola parte di esse può essere esposta contemporaneamente. La maggior parte dei Van Gogh, dei Seurat e dei Signac sono presentati nella collezione permanente, mentre invece molte delle altre opere qui esposte hanno trascorso poco tempo appese alle pareti del museo. La mostra ci ha offerto una buona opportunità di studiare in profondità dipinti e disegni e, laddove necessario, di ripulirli. Siamo rimasti stupefatti dai gioielli venuti alla luce sotto strati di vernice ingiallita: erano colori così freschi e vivaci, che sembrava quasi fossero stati appena dipinti.
Possiamo ben immaginare l’impressione che tali opere dovettero produrre quando furono presentate per la prima volta più di un secolo fa. Lo spettacolo offerto dal colore è stupefacente: a volte sottile e smorzato, a volte copioso e maestoso. Persino i fauves francesi non sarebbero qui fuori luogo, se non fosse che Helene Kröller- Müller non li collezionò mai.
Piet Mondrian (Amersfoort 1872 - New York 1944) Composizione con rosso, giallo e blu 1928 Olio su tela, 40x52 cm Kröller-Müller Museum, Otterlo, Netherlands © Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the Netherlands www.krollermuller.nl
Piet Mondrian (Amersfoort 1872 – New York
1944)
Composizione con rosso, giallo e blu
1928
Olio su tela, 40×52 cm
Kröller-Müller Museum, Otterlo, Netherlands
© Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the
Netherlands
www.krollermuller.nl

Le fonti attestano più di un titolo per alcune opere. Abbiamo optato per i titoli originali dati dagli artisti stessi o con i quali le opere furono esposte per la prima volta. E, sebbene sia cosa straordinaria in sé che Helene Kröller-Müller abbia potuto acquistare almeno cinque opere-chiave di Georges Seurat tra il 1912 e il 1922, una ricerca recente ha mostrato che tra il 1924 e il 1928 essa ebbe ulteriori opportunità di procurarsi opere del maestro francese. Nel 1924, per esempio, seguì il consiglio del suo consigliere Hendricus Petrus Bremmer di non comprare La Grande Jatte di Seurat finché il suo prezzo non scendesse. Il prezzo non scese, e l’opera se l’accaparrarono gli americani Frederic Clay e Helen Bartlett. È uno dei capolavori conservati all’Art Institute di Chicago dal 1927.
Le opere scelte per questa mostra sono solo una piccola parte della magnifica collezione del museo; nutriamo dunque la speranza di poterne accogliere i visitatori, prima o poi, anche a Otterlo. Non tutti sanno che il Kröller-Müller Museum possiede la seconda raccolta al mondo di dipinti e disegni di Vincent Van Gogh e una splendida collezione di opere di Piet Mondrian, Fernand Léger e Pablo Picasso, per non parlare del celebre giardino delle sculture con opere di artisti di fama internazionale. È uno dei pochi musei europei in cui natura e cultura si mescolano tra loro con tanta armonia.
Siamo davvero lieti di consolidare il rapporto con i partner italiani della mostra – una mostra piena di colore e, da un punto di vista storico-artistico, importante. Speriamo che questa celebrazione del colore sia una vera festa per gli occhi.
 
Catalogo: Seurat-Van Gogh-Mondrian. Il Post-impressionismo in Europa
[googlemap src=”” align=”alignright” ][box type=”note” ]Seurat-Van Gogh-Mondrian
Il Post-impressionismo in Europa
Palazzo della Gran Guardia, Verona
28 ottobre 2015 – 13 marzo 2016
Orario apertura
Dal lunedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30
Biglietti
Intero € 13,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)[/box]