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Posts tagged as “bernardelli curuz caravaggio”

Le ombre di Caravaggio. Ecco come il pittore otteneva la massima verità

Maurizio Bernardelli Curuz: "Caravaggio punta al massimo risultato. Non deve seguire un protocollo accademico. Non deve documentare nulla, del processo creativo. Vuole raggiungere un risultato che crei ammirazione sconcerto. Quindi utilizza tutto ciò che possa consentirgli di raggiungere il risultato migliore. Disegni, lacerti di tele, sagome, cartoni, mascherine, ombre, sigilli impressi sull'imprimitura, piccoli calchi, dita, vernici, pennelli grandi e pennelli da miniatore. Oggi ragioniamo per protocolli sempre più assillanti. Per schemi. E sembra spiacerci che Caravaggio abbia disegnato, usato stencil e ombre. Vorremmo che avesse fatto immagini gigantesche in pochi secondi, utilizzando il solo pennello. Perchè lo mitizziamo. Le ombre  le utilizzavano gli antichi. Plinio il Vecchio dice..."

Caravaggio – La vera vita del giovane Caravaggio, dall’atto di nascita alla partenza per Roma

Morto il padre (1577) e trascorsa l’infanzia a Caravaggio – dove forse si formò in una scuola civica o parrocchiale - Michelangelo tornò a Milano tra il 1583 e il 1584, a un’età compresa tra i dodici e i tredici anni. Lucia, forse consultandosi con il proprio padre, Gian Giacomo, che sarebbe morto di lì a poco, aveva scelto per il ragazzino la formazione artistica, non optando – come accadeva spesso – per un semplice rapporto di apprendistato, ma ponendo il figlio nella condizione di alunno, per il quale fu pagata una retta particolarmente elevata. Con l’intenzione di offrire all’adolescente le migliori possibilità formative era stato scelto, come maestro, colui il quale, in quanto sedicente allievo di Tiziano, si mostrava in grado di trasferire le migliori novità che giungevano dalla più aggiornata capitale veneta.

The life of the young Merisi between Caravaggio and Milan – Discovery – Curuz e Conconi

Caravaggio’s life in Milan played out in contiguous neighbourhoods. The residence-workshop of Merisi’s maestro, Simone Peterzano, was in the parish of San Giorgio al Pozzo Bianco. Michelangelo lived and worked there from fourteen to eighteen years of age. The recent identification of more mature drawings by the young apprentice permit the claim that the temporal terms of the contract were respected and that Caravaggio did not withdraw from his obligation prior to the agreed date.