I CANI NELL'ARTE - in Pisanello e, successivamente in Piero della Francesca e in Mantegna, ai levrieri o ai molossi viene affidato pure il compito di rafforzamento degli indicatori sociali presenti negli ambienti in cui si svolge l’azione
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Cani nell'arte: Pisanello li usa per raccontare sentimenti e scena. Meraviglioso
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Le intenzioni del cacciatore, inizialmente ostile nei confronti del grande ungulato, sono palesate da un cane che, ai piedi del cavallo, digrigna i denti al cospetto del cervo. Ma accanto a sé ha un altro elemento della muta che lo osserva con una dolcezza interrogativa, quasi che lo avvertisse che quella non è una preda, ma una presenza sovrannaturale. I cani rappresentano i pensieri di Eustachio. La sorpresa di trovarsi di fronte una preda splendida che vorrebbe catturare e la scoperta che il cervo porta la Croce di Cristo. La parte razionale dell'anima convince quella irrazionale a contenere la pulsione, in virtù di un disegno più alto. I sentimenti di Sant'Eustachio, affinchè siano resi nel loro divenire, quanto lo sviluppo narrativo, sono affidati a queste bestiole, preziose anche nella pittura