Abbiamo analizzato struttura e lessico figurativo della grande opera di Picasso. Da ciò emerge con chiarezza che il capolavoro-denuncia pone le proprie radici nel Trionfo della Morte affrescato da un anonimo a Palermo a metà del XV secolo. Ecco come l’artista novecentesco recupera e rilancia creativamente l’antica matrice
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Prima dell’avvento della fotografia, il cosiddetto galoppo volante era realizzato dai pittori nello stacco assoluto dei cavalli da terra. Il precedente illustre, in tal senso, è un dipinto di Théodore Géricault eseguito nel 1823. La prova definitiva fu fornita tra il 1872 e il 1877 dalle riprese fotografiche di Muybridge, che mostravano in sequenza l’andatura dei cavalli. Ciò che non era reso percepibile dalla lentezza dell’occhio, diventava evidente nell’istante bloccato dalla macchina fotografica. A questo punto, anche gli artisti si adeguarono alla nuova percezione del mondo intesa come somma di secondi bloccati.
Per Vittore Carpaccio è partner spettacolare di san Giorgio nel combattimento contro il drago.Per Piero della Francesca è presenza metafisica sui campi di battaglia. Mentre Caravaggio lo elegge a testimone della luce di Dio