Noah Deledda, artista americano di origine italiana, vive a Detroit, nota città industriale degli Stati Uniti. Deledda ha sviluppato un nuovo linguaggio plastico, basato sulla modellazione delle lattine di alluminio. Egli usa, per questo lavoro, contenitori non ancora dipinti industrialmente poichè così ottiene, con un pugno, forme geometriche riflettenti. La pressione del pugno inferto si distribuisce, grazie alla sapienza dello scultore, a tutta la lattina stessa, creando giochi geometrici che poi egli amplifica con un lavoro di manipolazione, come potremo vedere nel filmato
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Il consumismo, come bel rilevò Roland Barthes, ha creato nuove divinità, in una religione politeista basata sulla compensazione materiale rispetto al vuoto che il ridimensionamento delle spiritualità tradizionali ha subìto. Non per nulla film, prodotti o musiche vengono definite cult, cioè di culto, poiché il sentimento religioso si esplicita nei confronti di feticci prodigiosi, in grado di lenire le sofferenze esistenziali o di concedere qualche minuto di gioia