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Posts tagged as “emblema della fedeltà coniugale”

Tortore e colombe, il significato nell’arte tra fedeltà e lussuria

Fu probabilmente per questo trasporto inizialmente eccessivo, per la grande fecondità delle coppie, che andava però prendendo altre strade, secondo le frecce dell'incostanza, che esse furono attributo d'Amore e Venere. Nelle illustrazioni erotiche del Settecento e dell'Ottocento le candide colombe rappresentaronol'esempio dell'esuberanza sessuale di coppia, e il loro candore a la loro bellezza pareva accendere un comportamento imitativo, in cui il furore della passione risultava più forte dell'amore

Il mistero della giovane vedova dipinta da Correggio. Abito, piante e lutto

Come si può accordare uno scapolare da terziaria francescana - dipinto nel suo bruno, dimesso colore - con le spalle nude, giovani e invitanti di questa donna, da poco colpita da un gravissimo lutto? Siamo chiamati ad essere testimoni di un momento cruciale della vita dell’effigiata, perfettamente colto da Antonio Allegri detto il Correggio (1489-1534). E’ proprio l’individuazione di una sequenza di eventi ravvicinati, tutti presenti, contemporaneamente, sulla superficie dello stesso quadro, che consente di comprendere, nella totale coerenza degli indici simbolici, il significato articolato dell’intenso ritratto

Tortore e colombe, il significato nell’arte tra fedeltà e lussuria

Fu probabilmente per questo trasporto inizialmente eccessivo, per la grande fecondità delle coppie, che andava però prendendo altre strade, secondo le frecce dell'incostanza, che esse furono attributo d'Amore e Venere. Nelle illustrazioni erotiche del Settecento e dell'Ottocento le candide colombe rappresentaronol'esempio dell'esuberanza sessuale di coppia, e il loro candore a la loro bellezza pareva accendere un comportamento imitativo, in cui il furore della passione risultava più forte dell'amore

Susanna e i vecchioni nell’arte: molestie, libidine, fedeltà. I pittori e la storia. Il video

La storia di Susanna e i Vecchioni, narrata nel libro biblico di Daniele, si misura con il tema della calunnia e del premio che il Signore dà a chi persevera nel Bene, nonostante le accuse e i falsi giudizi lo mettano gravemente alla prova. La vicenda è pure esaltazione della purezza matrimoniale, della fedeltà e della castità e, al tempo stesso, intende sradicare maldicenza e calunnie, diffuse nelle società di ogni tempo. Susanna abitava in Babilonia ed era la bellissima e casta moglie del fortunato Ioakin. Era nel suo giardino e stava curando il proprio corpo quando due vecchi, giunti furtivamente nel parco...

Rembrandt sognava che la sua vedova ne bevesse le ceneri in una coppa come Artemisia

Rembrandt si pensò morto e immaginò di essere incorporato dalla moglie Saskia, come Mausolo che era finito nella coppa dell’adorata Artemisia, emblema della fedeltà coniugale. Un amore che va al di là della morte. Un sentimento che porta all’incorporazione del defunto, alla trasformazione della polvere in carne. Artemisia riceve le ceneri di Mausolo è un dipinto realizzato da Rembrandt nel 1634. Un’opera che racconta una storia sentimentale senza fine. Il titolo è stato posto al quadro in un tempo successivo alla sua esecuzione, anche se la critica non converge unanimemente sull’identità del soggetto

Tintoretto, la pelle luminosa della casta Susanna: struttura, impaginazione, “regia” e significato dell’opera

L’atmosfera, all’apparenza serena – sul fondo si muove, accarezzando la superficie di un laghetto, un gruppo di anatre mentre, poco distanti, due cervi si abbeverano -, nasconde però una doppia insidia. L’attenzione dell’osservatore è immediatamente attirata dalla figura in primo piano, quella di Susanna, che, in virtù di un utilizzo della luce sapientemente studiata da Tintoretto, risplende nella sua carnagione chiara – che prevale su una vegetazione ombrosa – simile ad una dea pagana più che ad un’eroina biblica

Dolce, sublime Amore che scegli la Fedeltà. Un cane si accuccia al tuo piede

Un fanciullo, personificazione di Amore, appare seduto su un tronco ideale mentre rivolge lo sguardo, velato di lacrime trattenute, verso la Fedeltà, rappresentata da un cane esanime posto ai suoi piedi. Un capolavoro di Pietro Freccia, scultore di grande sensibilità, morto a trentadue anni, nel 1856, a causa della caduta da un ponteggio. Il tema è sviluppato con una sensibilità estrema, volta a trasferire nello spettatore il conflitto da sentimenti eterni e trascinamenti inconsapevoli disposti da Eros stesso
[caption id="attachment_12503" align="aligncenter" width="1213"]P.FRECCIA, Amore e Fedeltà, 1840, marmo, Firenze, Galleria di arte moderna di Palazzo Pitti P.FRECCIA, Amore e Fedeltà, 1840, marmo, Firenze, Galleria di arte moderna di Palazzo Pitti[/caption]